(ANSA) - TORINO, 15 DIC - Un nuovo pastorizzatore per
migliorare la qualità del latte umano, donato per i neonati
fragili, è stato ideato e brevettato dai ricercatori della Città
della salute di Torino e dal Cnr.
Il latte delle mamme donatrici, usato per bimbi ricoverati in
terapia intensiva e in patologia neonatale, se quello materno
non è disponibile, viene oggi pastorizzato per garantirne la
sicurezza microbiologica.
Risultato di alcuni anni di ricerche, pubblicate su riviste
internazionali e appena presentate a un congresso europeo di
Madrid, il pastorizzatore per piccoli volumi di latte (Low
Volumes Milk Pasteurizer, Lo.V.Milk), basato su tecnologia High
Temperature Short Time (Htst, 72°C per15 secondi) e brevettato
dai ricercatori, il nuovo metodo è pronto per essere utilizzato
da gennaio nella Banca del latte dell'ospedale Regina Margherita
di Torino, in modo da fornire il latte non solo ai neonati
critici dell'ospedale Sant'Anna, ma anche a quelli ricoverati
nel dipartimento di Patologia e cura del bambino ospedale Regina
Margherita di Torino (diretto da Franca Fagioli).
La pastorizzazione Htst viene comunemente utilizzata per
produrre il latte fresco bovino, perché consente di avere il
miglior compromesso tra sicurezza microbiologica e qualità
nutrizionale. Gli impianti industriali hanno però portate
dell'ordine di tonnellate e non esistevano sistemi per
pastorizzare piccoli volumi di alimenti liquidi, quali il latte
umano. L'idea del piccolo pastorizzatore è nata dalla
collaborazione dei neonatologi della Terapia intensiva neonatale
universitaria (Alessandra Coscia e Enrico Bertino) e di un
gruppo di ricercatori del Cnr (Laura Cavallarin e Marzia
Giribaldi), e supportata dall'Associazione italiana banche del
latte umano donato (Guido Moro), dall'associazione di Genitori
piccoli passi e dalla Fondazione Venesio. (ANSA).
Pastorizzatore per migliorare il latte umano per neonati fragili
Brevetto Città della salute e del Cnr per aumentarne qualità