(ANSA) - ROMA, 18 DIC - AsgI, ActionAid, A Buon Diritto,
Lucha y Siesta, Differenza Donna, Le Carbet e Spazi Circolari
hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro il nuovo
finanziamento del ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale (Maeci) all'Organizzazione
Internazionale delle Migrazioni (Oim) per "i programmi di
rimpatrio cosiddetto volontario assistito" dalla Libia verso i
Paesi di origine. Il prossimo 8 gennaio il Tar del Lazio si
esprimerà sulla richiesta di sospensione in via cautelare
dell'utilizzo dei fondi destinati ai rimpatri.
"Quasi un milione di euro - sottolineano - per l'esecuzione
dei rimpatri cosiddetti volontari. Dietro questa cifra,
stanziata per una presunta giustificazione umanitaria, si
nascondono espulsioni mascherate che violano il principio di non
refoulement e gli obblighi di protezione dei minori e delle
persone sopravvissute a tratta, tortura e violenza di genere. Il
finanziamento oggetto del ricorso è parte di un totale di 7
milioni stanziati per il progetto Multi-Sectoral Support For
Vulnerable Migrants in Libya. Da anni una parte dei fondi
italiani destinati alla cooperazione allo sviluppo viene
impiegata per finanziare politiche di esternalizzazione delle
frontiere finalizzate a impedire l'arrivo in Italia di persone
migranti. Risorse che dovrebbero sostenere lo sviluppo dei Paesi
e tutelare le popolazioni più vulnerabili sono invece utilizzate
secondo una logica di deterrenza e contenimento dei flussi
migratori".
Secondo le associazioni "i rimpatri volontari sono un tassello
fondamentale delle politiche di esternalizzazione delle
frontiere: a fronte del blocco delle partenze dalla Libia
operato grazie al sostegno italiano alla cosiddetta Guardia
Costiera libica, questi programmi aprono canali di mobilità
forzata verso i paesi di origine, fornendo al contempo una
legittimazione umanitaria alla cooperazione con la Libia. Sotto
l'etichetta di 'rimpatrio volontario' si celano vere e proprie
'espulsioni mascherate" attraverso le quali persone che
avrebbero diritto a forme di protezione vengono rimandate in
paesi per loro non sicuri".
Per questi motivi, le sette organizzazioni ricorrenti chiedono
che venga immediatamente bloccato l'uso dei fondi italiani sul
rimpatrio operato dall'Oim e che venga dichiarato illegittimo il
finanziamento. (ANSA).
Associazioni ricorrono al Tar del Lazio per 'rimpatri volontari'
Contro il nuovo finanziamento. Udienza fissata per l'8 gennaio