Cronaca

Toti, giudice di Genova ratifica il patteggiamento

A lavori socialmente utili, chiusa vicenda per Signorini-Spinelli

Redazione Ansa

Giovanni Toti ha "asservito la funzione pubblica agli interessi privati" barattando atti "in cambio di soldi per il suo comitato". Determinando "l'offesa ai beni giuridici tutelati, cioè al buon andamento e soprattutto all'imparzialità della pubblica amministrazione". Lo mette nero su bianco, sette mesi dopo gli arresti dell'allora presidente della Regione, il giudice Matteo Buffoni nella sentenza con cui ha ratificato il patteggiamento a due anni e tre mesi, convertiti in 1620 ore di lavori socialmente utili.

   Si è chiusa anche la posizione dell'ex presidente dell'autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini (tre anni e cinque mesi e 28 giorni) e dell'imprenditore portuale Aldo Spinelli (tre anni e tre mesi). Adesso per l'ex governatore si apre la via dei lavori socialmente utili, mentre il suo ritorno in politica non potrà arrivare prima di sei anni. La legge Severino, infatti, prevede che per candidature locali scatta l'interdizione fino alla riabilitazione che può essere chiesta tre anni dopo avere scontato la pena. Per il Parlamento lo stop è di sei anni.

   "La ragione per cui abbiamo scelto la via del patteggiamento - il commento di Toti prima di entrare alla Camera per presentare il suo libro "Confesso, ho governato" - è che di tutto questo se ne deve parlare in parlamento: fino a quando in Italia asservimento della funzione, traffico di influenze e voto di scambio resteranno ipotesi di una nebulosa difficilmente dimostrabile per l'accusa e per la difesa, resteremo in quell'ipocrisia che a tanti piace, ma che per me fa molto male al paese".

   Toti, come ha spiegato il suo avvocato Stefano Savi, potrebbe iniziare a scontare la pena già a gennaio, appena passerà in giudicato la sentenza. E come dovrà svolgere i lavori lo ha scritto lo stesso giudice.

   "L'imputato assisterà i pazienti che usufruiscono dei servizi della Lilt mediante attività di segreteria, archiviazione dati, invio di documentazione, attività di front office, accoglienza, refertazione dei prelievi e invio degli stessi al laboratorio di analisi, invio degli esiti ai pazienti, call e recall per promuovere la corretta cadenza delle visite di screening". E ancora, "si occuperà dell'accoglienza dei pazienti e di erogare loro le pertinenti informazioni; inoltre si occuperà di accompagnare i pazienti presso i reparti di destinazione e in caso di pazienti impossibilitati a recarsi autonomamente, l'imputato potrà essere adibito al servizio di accompagnamento dall'abitazione dell'interessato fino alla struttura ospedaliera".

   Sette mesi dopo ha anche parlato il procuratore capo Nicola Piacente che mai, finora, aveva risposto agli attacchi e polemiche. "Il pil della Liguria non è calato per colpa dell'inchiesta - ha spiegato - visto che non è stato sequestrato un cantiere, una ditta o una cazzuola". Anzi, lo Stato "ha incamerato 770 mila euro confiscati ai tre imputati". E poi, "le intercettazioni sono durate un anno e quattro mesi e il costo dell'inchiesta è stato di 396 mila euro" che verranno pagati da Toti, Spinelli e Signorini. L'unico rimpianto è di "non essere riuscito a tutelare fino in fondo i colleghi dell'indagine" dagli attacchi arrivati in questi mesi. 

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