Cronaca

Veterinario aggredito durante un controllo nell'Oristanese

Minacciato da allevatore che gli strappa telefono e attrezzature

Redazione Ansa

(ANSA) - ORISTANO, 18 DIC - Era stato prima minacciato telefonicamente, tanto che si era fatto accompagnare da due tecnici, poi è stato aggredito da un allevatore che si è avventato su di lui portandogli via il cellulare e danneggiando l'attrezzatura usata per visitare il bestiame. Vittima dell'aggressione un veterinario della Asl 5 di Oristano che non ha riportato ferite.
    Sul caso, avvenuto nei giorni scorsi in un allevamento di Bauladu, piccolo centro dell'Oristanese, indagano i carabinieri.
    L'episodio è stato reso noto dal sindacato italiano veterinari medicina pubblica (Sivemp). Da quanto riferito, il veterinario della Asl aveva ricevuto sia minacce telefoniche che a casa sua nei giorni in cui annunciava il controllo, tanto che prima di andare a Bauladu aveva deciso di farsi accompagnare dai tecnici.
    L'allevatore ha tentato di evitare le verifiche del veterinario, prima minacciandolo, poi afferrando la strumentazione e danneggiandola. Mentre il professionista chiamava il 112 lo ha aggredito e gli ha strappato di mano il cellulare. Veterinario e tecnici sono riusciti a riprendere il telefono e fuggire.
    Da quanto si apprende ci sarebbero stati anche problemi nel contattare e denunciare l'episodio ai carabinieri nelle fasi successive. "Questo fatto ripropone le difficoltà in cui operano i medici veterinari durante i controlli ufficiali - sottolineano dal Sivemp -. I rischi legati allo svolgimento delle attività veterinarie sono stati da tempo portati dal Sivemp all`attenzione della politica, ma le nostre proposte finora hanno determinato solo l'adozione di provvedimenti di legge del tutto insufficienti rispetto ai reali rischi della categoria".
    Sul caso del veterinario è arrivata la solidarietà della direzione generale della Asl 5 di Oristano e del Servizio di Sanità Animale. "Un fatto grave anche perché il nostro dipendente stava solo svolgendo il suo lavoro - afferma il direttore generale della Asl 5 Angelo Maria Serusi - condanniamo questo atto e siamo vicini al veterinario". (ANSA).
   

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