(ANSA) - BERGAMO, 07 GEN - È stato ucciso con ben 11
coltellate, di cui tre letali e una delle quali dritta al cuore,
Mamadi Tunkara, il trentaseienne del Gambia ammazzato venerdì
pomeriggio in centro a Bergamo da Sadate Djiram, il ventottenne
del Togo in carcere a Bergamo e reo confesso.
È quanto emerso dall'autopsia, eseguita questa mattina
all'obitorio dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dal
medico legale incaricato dalla Procura.
A Bergamo sarà invece organizzata - ma la data non è ancora
stata fissata - una fiaccolata in suo ricordo, anche nella zona
dov'è stato ammazzato.
Intanto il gip di Bergamo Stefano Storto ha convalidato il
fermo per omicidio volontario, con l'aggravante dei futili
motivi e della premeditazione, nei confronti di Djiram. Questa
mattina si è tenuto l'interrogatorio in carcere. Al gip Djiram
ha confermato di aver agito per gelosia nei confronti di Tunkara
che, a suo dire, aveva avviato una relazione con la sua ex
compagna, un'italiana, che lo aveva lasciato e cacciato di casa
il 30 dicembre scorso. Da allora era senza fissa dimora e per
questo - a suo dire - si sarebbe procurato il coltello.
"Ho distrutto due vite e sono dispiaciuto" ha detto Sadate
Djiram, apparso "molto provato" secondo il suo legale. (ANSA).
Omicidio Bergamo: Mamadi ucciso con 11 coltellate, 3 letali
Convalidato il fermo di Sadate Djiram, 'ho distrutto due vite'