(ANSA) - AOSTA, 07 GEN - Per la morte di tre aspiranti guide
alpine travolte da una valanga il 13 aprile del 2023, durante
un'uscita di scialpinismo, la procura di Aosta ha chiesto il
rinvio a giudizio del loro istruttore, Matteo Giglio, guida
alpina valdostana di 51 anni. L'accusa è di omicidio colposo
plurimo.
In base ai rilievi formulati dal perito del gip con incidente
probatorio, il pm Giovanni Roteglia ha ipotizzato due profili di
colpa per Giglio: il mancato utilizzo di zaini con sistema
airbag da valanga, comunque non obbligatori nello scialpinismo,
e una modalità di discesa nel canalone, dove si era verificato
l'incidente, che avrebbe potuto essere più prudente.
Giglio aveva raccontato che il distacco era avvenuto al
passaggio di Dublanc su un accumulo di neve ventata, che gli
altri tre invece avevano evitato. Ma secondo il perito non si
può determinare l'esatta causa della valanga. La procura aveva
formulato in un primo momento una richiesta di archiviazione,
poi l'opposizione di una parte offesa e l'emergere delle tracce
con i dati satellitari da telefoni e smartwatch avevano dato un
nuovo impulso investigativo. Di qui la richiesta della perizia
al gip. (ANSA).
Tre guide uccise da una valanga, chiesto processo per istruttore
Incidente nel 2023 tra l'alta val di Rhemes e la Savoia