Primo piano

Zelensky da Meloni, 'pace giusta, grato all'Italia'

'La guerra finisca quest'anno, truppe occidentali aiuterebbero'

Redazione Ansa

"Sono profondamente grato all'Italia e al popolo italiano per il loro incrollabile sostegno: insieme possiamo avvicinare una pace giusta". Volodymyr Zelensky emerge dopo un'ora di bilaterale a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine di una giornata piena d'incontri iniziata alla base militare di Ramstein, in Germania.

E domani sarà la volta del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Avrebbe dovuto incontrare anche Joe Biden, ma il presidente Usa ha annullato il viaggio all'ultimo minuto a causa degli incendi a Los Angeles.

Meloni lo ha tranquillizzato, ribadendo "il sostegno a 360 gradi che l'Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell'Ucraina". Il ciclone-Trump si sta per abbattere sull'Europa, sulla Nato, sul mondo interno, e nessuno più di Zelensky rischia di esserne travolto. "Sto facendo del mio meglio per porre fine a questa guerra con dignità, per l'Ucraina e per tutta l'Europa, entro quest'anno", ha giurato a Ramstein in occasione dell'ultima riunione del Gruppo di Contatto - a trazione Usa - dell'epoca Biden.

Poi sarà un salto nel buio. Non è neppure chiaro cosa sarà di questa sorta di Lega per Kiev - copyright del capo del Pentagono Lloyd Austin, che il gruppo l'ha fondato - dato che Trump potrebbe silurarlo. "Non voglio commentare sui passi che prenderà la prossima amministrazione", ha affermato con garbo Austin in conferenza stampa.

Il mini-vertice, alla presenza dei ministri della Difesa di circa 50 Paesi (ma quelli che contano davvero sono gli alleati della Nato) nonché del segretario generale dell'Alleanza e dell'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, serviva per dare l'ultima spinta certa alle forze armate ucraine, impegnate in una delicatissima fase del conflitto, tra morale basso (fioccano le diserzioni), territori persi nel Donbass, sortite avventurose nel Kursk e ordinari bombardamenti russi nelle città (almeno 19 civili morti nelle ultime 24 ore).

 

 

Il sentiero tra conflitto e negoziato è strettissimo e a Ramstein è rispuntato il tema delle truppe occidentali schierate in Ucraina. "Il nostro obiettivo - ha dichiarato Zelensky - è trovare quanti più strumenti possibili per costringere la Russia alla pace e credo che il dispiegamento di contingenti dei partner sarebbe uno dei migliori strumenti".

Gli alleati non si sono presentati a mani vuote. Gli Usa hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti da 500 milioni di dollari che comprende anche missili per la difesa aerea. Londra invece fornirà nell'arco del 2025 - in collaborazione con la Lettonia e gli altri compagni della coalizione apposita - ben 30mila droni di tipo Fpv.

"Questi droni all'avanguardia aiuteranno l'Ucraina a combattere l'aggressione russa, consentendo alle forze armate di manovrare oltre le difese aeree russe per colpire le postazioni nemiche e i veicoli corazzati", ha spiegato il ministero della Difesa britannico.

Zelensky ha incoraggiato gli alleati a investire in Ucraina proprio per la localizzazione della produzione dei droni - "vogliamo fabbricarne un numero record" - e ha lasciato intendere di star negoziando con gli Usa pure per la localizzazione di certe difese aeree. Ma qui, come al solito, del futuro "non v'è certezza".

"Siamo qui oggi per essere sicuri che l'Ucraina abbia ciò che le serve in termini di equipaggiamento e addestramento per prolungare la battaglia e prevalere", ha suonato la carica il segretario generale della Nato Mark Rutte, che avrebbe dovuto poi visitare il Quartier Generale alleato per l'assistenza alla sicurezza e l'addestramento dell'Ucraina (Nsatu) a Wiesbaden - creato appositamente per mitigare un eventuale disimpegno di Trump dal Gruppo di Contatto - ma poi è stato costretto a cancellare il viaggio.

"La Russia - ha aggiunto Rutte - vuole naturalmente prendere l'Ucraina ma in ballo non c'è solo l'Ucraina: il mondo sta guardando e alla fine conterà molto, dato il contesto geopolitico, se Kiev avrà un buon accordo, quando deciderà di entrare nei negoziati, oppure no". Ecco perché è cruciale che la pace non sia una capitolazione. 

Rutte: 'Assicurarsi che Kiev possa prevalere'

     "Siamo qui oggi per essere sicuri che l'Ucraina abbia ciò che le serve in termini di equipaggiamento e addestramento per prolungare la battaglia e prevalere", ha detto da parte sua il segretario generale della Nato Mark Rutte, al suo arrivo alla base di Ramstein. 

   "Al centro delle nostre discussioni oggi ci sarà anche il tema della condivisione del peso degli aiuti all'Ucraina tra gli alleati: la Germania, che ci ospita, ha ad esempio fornito circa 30 miliardi", ha aggiunto Rutte.

 

Nuovo pacchetto di aiuti militari Usa, per 500 milioni di dollari

   Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 500 milioni di dollari per l'Ucraina. 

   Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha annunciato il nuovo pacchetto di aiuti militari che comprende "ulteriori missili per la difesa aerea ucraina, più munizioni, più munizioni aria-terra e altre attrezzature per supportare gli F-16 ucraini".

Londra: 'daremo 30.000 droni a Kiev insieme agli alleati'

      Londra, in collaborazione con i partner della coalizione, consegnerà nel 2025 all'Ucraina 30 mila droni Fpv (first-person view). Lo ha annunciato il ministro della Difesa John Healey,  insieme al ministro della Difesa lettone Andris Sprūds in occasione del Gruppo di contatto presso la base aerea di Ramstein.

    I finanziamenti per i nuovi 30.000 droni provengono da Regno Unito, Danimarca, Paesi Bassi, Lettonia e Svezia. Lo fa sapere il ministero della Difesa britannico in una nota. "Questi droni all'avanguardia aiuteranno l'Ucraina a combattere l'aggressione russa, consentendo alle forze armate ucraine di manovrare oltre le difese aeree russe per colpire le postazioni nemiche e i veicoli corazzati", si legge. 

     La coalizione, guidata dal Regno Unito assieme alla Lettonia, è stata creata già un anno fa e ha messo insieme finora ordini per 45 milioni di sterline per l'acquisizione di velivoli militari senza pilota (Uav) da destinare a Kiev, come reso noto dal ministro della Difesa britannico.

    "Il fiero coraggio del popolo ucraino deve ispirare il mondo", ha affermato Healey in un comunicato diffuso dopo un faccia a faccia con il capo uscente del Pentagono, Lloyd Austin. Aggiungendo che la riunione di oggi rappresenta "un messaggio chiaro" al presidente Vladimir Putin sulla volontà delle circa 50 nazioni che vi hanno partecipato di proseguire nel "sostegno incrollabile all'Ucraina". 

 

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it