(ANSA) - CATANZARO, 10 GEN - La corte di Appello di Catanzaro
ha confermato questo pomeriggio la condanna a venti anni di
reclusione per Gun Ufuk, cittadino turco di 29 anni, accusato di
essere uno degli scafisti del caicco "Summer love", il cui
naufragio sulla spiaggia di Steccato di Cutro, il 26 febbraio
2023, provocò la morte di 94 migranti tra cui 35 minori.
La terza sezione della Corte di Appello, presieduta dal
giudice Carlo Fontanazza, ha confermato in toto la sentenza di
primo grado emessa il 7 febbraio 2024 dal Gup del tribunale di
Crotone Elisa Marchetto accogliendo le richieste del pm Pasquale
Festa.
Nel corso dell'udienza l'avvocato Salvatore Falcone,
difensore di Ufuk, ha chiesto ed ottenuto la riapertura
dell'istruttoria dibattimentale con conseguente acquisizione
dell'informativa che riguarda l'indagine parallela sui presunti
mancati soccorsi al caicco a carico di militari di Guardia di
finanza e Guardia costiera. Scopo della difesa, con riferimento
al capo di imputazione di morte quale conseguenza di altro
reato, era quello di dimostrare che la causa della morte fosse
da ricercare nell'omissione di soccorso e nella gestione
dell'evento considerato come attività di polizia invece che
evento Sar.
Tesi che però la Corte di Appello non ha ritenuto valida. Si
tratta della prima sentenza che supera il ricorso in Appello di
quelle emessa per i cinque imputati ritenuti essere gli scafisti
della barca naufragata a Cutro. A venti anni di reclusione è
stato condannato, nel luglio scorso, Mohamed Abdessalem, siriano
di 26 anni considerato il timoniere della barca, che aveva
scelto il rito abbreviato. Il tribunale di Crotone a dicembre
aveva condannato altri tre imputati infliggendo 16 anni di
reclusione ad Hasab Hussain (22 anni pakistano), 11 anni, un
mese e dieci giorni a Khalid Arslan (26 anni pakistano) e 16
anni a Sami Fuat (turco di 51 anni). Un altro siriano, Guler
Bayram di 35 anni, ritenuto essere uno degli organizzatori del
viaggio e di essersi alternato al timone del Summer Love con
Abdessalem , è invece deceduto nel naufragio.
"Le sentenze si rispettano - ha commentato l'avvocato Falcone
- ma quando sono ingiuste si impugnano. E questa sentenza non
può che esser frutto di travisamento del dato probatorio, poiché
con approccio punitivo, peraltro perfettamente in linea con le
politiche repressive dell'attuale Governo, pone un semplice
membro dell'equipaggio alla stessa stregua, sul piano
dell'entità della pena, degli organizzatori di questi viaggi
della speranza. Per questa ragione non esiteremo a rivolgerci
alla Suprema Corte di Cassazione per veder soddisfatto quel
desiderio di giustizia finora negato, nella piena convinzione
che ci sarà un giudice a Berlino". (ANSA).
Naufragio Cutro, appello conferma condanna a scafista
Gun Ufuk, turco, condannato a 20 anni di reclusione