Sono stati 204 i ciclisti, 184 uomini e venti donne, che hanno perso la vita sulle strade italiane nel 2024, secondo la stima preliminare dell'Osservatorio Sapidata-Asaps, l'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale; l'anno precedente, secondo dati Istat, le vittime erano state 212. La Lombardia ancora una volta ha fatto segnare quasi un sesto dei decessi di tutta Italia (35), seguita da Emilia-Romagna (32) e Veneto (31), come nel 2023.
Le cause principali sono state gli investimenti da parte di autovetture, ma anche di autobus e autocarri; in alcuni casi gli automobilisti sono stati trovati positivi all'alcol o alla droga, ma anche ad entrambe le sostanze. Coinvolte venti bici elettriche, mezzi sempre più presenti sulle strade. Molti incidenti sono avvenuti nelle ore notturne e su strade extraurbane, con poca visibilità. Non mancano gli episodi di pirateria mortale, ben 16, e cinque i casi in cui l'apertura della portiera di un'auto ha fatto cadere il ciclista che è poi deceduto.
"Anche nel 2024 è scomparso un numero di ciclisti pari ai partecipanti al Giro d'Italia", commenta il presidente Asaps, Giordano Biserni. "Dati ancora negativi per un utente vulnerabile che andrebbe maggiormente tutelato. Troppi ciclisti muoiono nelle strade urbane, spesso per investimenti di autocarri o di veicoli che poi fuggono. Occorrono infrastrutture stradali per ciclisti più protettive, maggiormente sicure, ma anche un aumento delle divise e dei controlli. 'Più tutele ai ciclisti' è uno slogan che Asaps intende divulgare nel nuovo anno con un osservatorio sempre più dettagliato, con notizie ed informazioni tempestive, per sensibilizzare l'opinione pubblica".
Asaps, 204 ciclisti morti nel 2024 sulle strade italiane
Biserni, scomparso un numero pari ai partecipanti al Giro d'Italia