Cronaca

Il caso del parroco di Ischia. I preti sposati: "Potremmo essere ricchezza nella Chiesa"

'C'è trasparenza, le polemiche non hanno senso'

Lascia il marito per il parroco, che si autosospende

Redazione Ansa

Il Movimento internazionale dei sacerdoti sposati, fondato nel 2003 da don Giuseppe Serrone, teologo e giornalista, interviene sul caso di un sacerdote parroco a Ischia, emerso alle cronache qualche giorno fa, che si è autosospeso per vivere la sua relazione con una donna. Per i preti sposati italiani: "La trasparenza è un valore aggiunto del caso. Le polemiche non hanno senso. Le questioni in gioco, quella del celibato dei preti e quella della riammissione dei preti sposati al ministero sono problematiche diverse. La crisi dei preti è altissima nella Chiesa Cattolica. il Papa potrebbe intervenire ma di fatto mantiene una situazione di stallo teologico e pastorale".

 

Il Movimento sottolinea che "i preti sposati con le loro famiglie potrebbero essere una grande ricchezza per la Chiesa. Potrebbero essere riaccolti con un provvedimento canonico del Papa a servizio attivo pastorale nelle chiese senza prete o in servizi diocesani". Infatti "i preti sposati con regolare percorso di dimissioni, dispensa e matrimonio religioso, rimangono sacerdoti per sempre. La dispensa ottenuta per il matrimonio non annulla il sacerdozio. Potrebbero essere richiamati in servizio attivo".

"Dal 2003 il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati ha più volte offerto la disponibilità al Papa per gestire parrocchie senza prete, ma senza un riscontro positivo. Recenti Sinodi e il Giubileo erano occasioni d'oro per i Papa e il Vaticano per il cambio di normativa necessario per riaccogliere i preti sposati. Il popolo di Dio e la società civile sono aperti verso la figura dei preti sposati", conclude la nota.

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