Cronaca

Coniugi uccisi a Cagliari, analisi del Ris su telefonini e cibi

Accertamenti sui reperti trovati nella casa in via Ghibli

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 13 GEN - Sono oltre 60 i reperti che i carabinieri del Ris dovranno analizzare per avere un quadro completo sul duplice delitto di via Ghibli a Cagliari e chiarire le circostanze della morte di Luigi Gulisano, di 79 anni, e della moglie Marisa Dessì, di 82, trovati privi di vita nella loro abitazione il 5 dicembre scorso per sospetto avvelenamento.
    Il figlio più piccolo della coppia, Claudio Gulisano, di 44 anni, si trova attualmente in carcere a Uta con l'accusa di aver ucciso i genitori.
    Oggi nella caserma dei carabinieri di San Bartolomeo sono iniziati gli accertamenti irripetibili degli specialisti del Ris sui reperti sequestrati durante i vari sopralluoghi nella casa dei coniugi. Si tratta di cibi, telefoni, sostanze chimiche, impronte digitali e altro materiale che sarà attentamente analizzato a caccia di tracce biologiche ed ematiche e di conferme sul tipo di veleno usato per uccidere la coppia. Tra i cibi anche il sale e lo zucchero trovati in casa e molto simili al nitrito di sodio che sarebbe stato usato per l'avvelenamento.
    Previste analisi dattiloscopiche su computer e telefonini per verificare se qualcuno li ha toccati o manipolati. Presenti in caserma all'apertura dei plichi con i reperti, l'avvocato difensore di Gulisano, Luigi Sanna, il suo consulente, il tossicologo Domenico Meloni, e l'avvocato Gianluca Aste, che rappresenta Davide Gulisano, fratello di Claudio, ritenuto dalla Procura parte offesa.
    "Gli accertamenti del Ris sono appena iniziati, quando vedremo gli esiti potremo dire qualcosa di più", ha detto l'avvocato Sanna. Claudio Gulisano si trova in carcere da meno di due settimane. Era stato fermato nella notte tra il 30 e il 31 dicembre dopo un lungo interrogatorio davanti alla pm Rossana Allieri, nel corso del quale si era più volte contraddetto.
    Diversi gli indizi di colpevolezza a suo carico: una super testimone che lo ha visto vicino alla casa dei genitori nella mattinata prima del ritrovamento dei cadaveri nonostante avesse dichiarato il contrario, un filmato che lo inquadra nella zona di via Ghibli, infine un messaggio inviato dal telefonino del padre quando il genitore poteva essere già morto. Il movente del delitto, secondo l'accusa, è economico, legato ai debiti contratti da Claudio dopo il fallimento del supermercato che gli aveva regalato il padre. (ANSA).
   

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