(ANSA) - FIRENZE, 15 GEN - Una bambina di 1 anno ha rischiato
la vita per l'ingestione di una pila a bottone ma è stata
salvata grazie alla collaborazione tra i medici dell'Aou Meyer
Irccs di Firenze e dell'Ospedale del cuore di Massa. La piccola
ha lasciato da pochi giorni la rianimazione dell'Ospedale del
cuore dopo un ricovero in terapia intensiva.
Questa bambina era arrivata al pronto soccorso del Meyer il
9 gennaio dopo che i genitori si erano accorti che aveva
problemi nella deglutizione. Loro stessi hanno segnalato che la
figlia, prima di addormentarsi, aveva giocato con una pila. I
medici del Meyer hanno immediatamente effettuato una radiografia
che ha evidenziato la presenza dell'oggetto - due centimetri di
diametro - nello sfintere esofageo superiore. Anche se nella
letteratura scientifica il punto più pericoloso è considerato
quello della parte mediana dell'esofago (per la vicinanza con
l'arco aortico che può essere lesionato), gli operatori del
pediatrico fiorentino hanno deciso di procedere con la massima
urgenza.
"La presenza di una pila nella cavità dell'esofago - spiega
Roberto Lo Piccolo, chirurgo che ha eseguito l'intervento
salvavita - provoca infatti tre tipologie di danni: elettrico,
meccanico e chimico. In primo luogo, in una cavità così
ristretta quale è quella dell'esofago, l'anodo e il catodo
presenti nella pila si attivano e in tempi rapidissimi sono
capaci di lesionare gravemente le mucose delle pareti,
provocando ulcerazioni anche molto estese. A questo si aggiunge
la possibile perdita di acido con conseguenze ancora più gravi".
L'intervento andava fatto con cardiochirurghi pronti a
intervenire perciò la bambina è stata portata all'Ospedale del
cuore di Massa della Fondazione Monasterio dove
l'ecocardiografia ha escluso danni vascolari e cardiaci. Lo
staff di Monasterio ha eseguito la preparazione per l'anestesia
generale e il monitoraggio della piccola. "Abbiamo accolto la
piccola paziente in Sala ibrida perché - spiega il dottor Paolo
Del Sarto, direttore dell'Unità di Anestesia e Rianimazione di
Monasterio - quella sala consente di eseguire, in caso di
bisogno, non solo un intervento cardiochirurgico salvavita, ma
anche eventuali indagini radiologiche e angiografiche per
documentare eventuali lesioni vascolari".
L'intervento, eseguito in endoscopia da Lo Piccolo non è
stato facile poiché la pila si era incuneata nei tessuti
dell'esofago e aveva creato una lesione. È stato necessario
inserire degli strumenti di 5 millimetri di diametro nella
cavità orale della paziente e utilizzare pinze minuscole per
rimuovere il corpo estraneo. Per fortuna il danno aortico non
c'è stato, ma la bambina è stata comunque trasferita per alcuni
giorni in terapia intensiva. Le sue condizioni sono
progressivamente migliorate e ha potuto essere trasferita nel
reparto di degenza pediatrica dell'Ospedale del Cuore. Lo
Piccolo lancia un appello ai genitori: "State attenti alle pile.
Sono oggetti pericolosissimi". (ANSA).
Salvata bimba di 1 anno che aveva ingerito pila a bottone
Ha rischiato la vita, intervento di Meyer e Ospedale del Cuore