Cronaca

Vandalizzata la foiba, proseguono le indagini della Digos

Scritta '161' ricondurrebbe alla sigla 'Afa', Antifascist Action

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 09 FEB - Proseguono le indagini della Digos per risalire all'identità degli autori dell'atto vandalico perpetrato nella notte tra venerdì e ieri alla foiba di Basovizza. Si continua a indagare a tutto campo, anche con l'ausilio delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza sul territorio.
    La foiba si trova in un'area isolata del Carso triestino ed è circondata da una fitta vegetazione. Ieri mattina alcuni operai, giunti per l'allestimento dei palchi per la cerimonia solenne in programma domani, Giorno del Ricordo, hanno rinvenuto alcune scritte oltraggiose lasciate sull'asfalto all'ingresso del monumento: due scritte in sloveno, che inneggiano ai motti titini - "Trst je nas" (Trieste è nostra) e "Smrt Fasizmu Svoboda Norodom" ("Morte al fascismo libertà al popolo") -, e una in italiano: "è un pozzo". A seguire il numero "161", che, a quanto si apprende, potrebbe plausibilmente ricondurre in codice alfanumerico alla sigla "Afa", Antifascist Action. Tra le ipotesi al vaglio, dunque, non si esclude possa trattarsi dell'azione di qualche nostalgico titino, come anche di un gruppo organizzato.
    Rimane il presidio fisso delle forze dell'ordine nei pressi del monumento, disposto dalla giornata di ieri, mentre domani, in occasione della cerimonia solenne e della ricorrenza, i controlli verranno rafforzati. (ANSA).
   

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