Regolamentare l'attività delle lobbies a livello europeo. Questa la richiesta arrivata da alcune associazioni di settore nel corso del panel "Lobby e potere" al Festival del Giornalismo di Perugia. "Io sono una lobbista", ha esordito Helen Darbshire, fondatrice di Access Info Europe e sostenitrice della campagna "Politics for People", che ha come obiettivo la difesa del diritto di accesso alle informazioni e una maggiore regolamentazione a livello europeo delle lobbies.
Sapere chi siano i lobbisti che agiscono nel panorama della governance europea, sostiene Darbshire, è la prima sfida da affrontare, perchè uno "squilibrio di informazioni si traduce immediatamente in uno squilibrio di influenza". Una tesi condivisa anche da Pascoe Sabido dell'Osservatorio Europeo sulle Corporazioni, secondo cui il 70% delle lobbies che esercitano la propria attività a Bruxelles rappresenta interessi privati.
"Molte di queste - avverte - non compaiono nel registro europeo dei lobbisti, eppure esercitano un'influenza imbarazzante". Tra i partecipanti anche Luigi Di Maio, parlamentare del Movimento 5 Stelle e vice-Presidente della Camera dei Deputati.
"Grazie al Movimento 5 Stelle - ha spiegato - per la prima volta nella storia della Repubblica nasce un comitato per il registro dei lobbisti. I gruppi di pressione non potranno più accedere indisturbati a Montecitorio, i cittadini finalmente sapranno chi entra e chi esce, chi incontra e perché alla Camera".
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