Marvel sceglie Manara, ma la 'sua' Spider Woman fa esplodere la polemica.
La casa editrice di fumetti famosa in tutto il mondo per i suoi supereroi, da Spider Man a Capitan America fino a Thor, ormai tutti alle prese con eclatanti successi cinematografici, ha deciso di puntare con decisione alla conquista di nuove fette di pubblico.
Già, perché proprio le donne sono uno degli obiettivi dichiarati dal management Marvel, che ha deciso così di rilanciare con decisione il personaggio di Spider Woman, l’alter ego femminile dell’Uomo Ragno. E per l’occasione, la stessa Marvel ha commissionato all’italiano Milo Manara, disegnatore con una lunga carriera caratterizzata da donne bellissime più o meno vestite, la copertina dell’edizione variant (solitamente destinata ai collezionisti) del numero uno di Spider Woman.
Il risultato? Un disegno in stile Manara, che ha fatto immediatamente esplodere la polemica, prima fra gli addetti ai lavori, quindi sul web fino a sbarcare su Time e sul Guardian. Troppo sexy, troppo esplicita, troppo maschilista. Le critiche si sprecano, fino ad arrivare a studi tecnici di come Manara, per spingere troppo sul pedale della femminilità, si sia dimenticato le più elementari regole della dinamica dei corpi.
“La nuova cover di Spider Woman condannata per ‘manifesta sessualizzazione’”, si legge sul Guardian, che cita chi la descrive come disegnata “apposta per uomini arrapati”. “Dovremmo perdonare la Marvel per quella terribile copertina”, insiste Time, che prova a spiegare “perché una donna in posa eccessivamente sessuale è dannoso per il business” in un blog di Eliana Dockterman che si apre con una frase che raccoglie tutta la delusione del pubblico femminile per una svolta annunciata ma evidentemente non ancora molto riuscita: "Oh, Marvel, avevamo così tante speranze...".