Da American Gigolo a Ghost, da Grease a Terminator. Hanno cambiato le abitudini, non solo sociali e musicali, ma anche il modo di rapportarsi all'altro, di vivere in modo gioioso o drammatico una storia d'amore, affrontando per la prima volta il sesso visto attraverso gli occhi (e il nudo frontale) di un gigolò d'alto bordo che all'epoca consacrò Richard Gere come sex symbol.
La lista di film che potrebbero diventare una serie tv sembra non conoscere sosta.
Il prolifico produttore televisivo Jerry Bruckheimer (i tre CSI, Hostages, Cold Case, Senza Traccia) sta collaborando, confermano Variety e Hollywood Report, con lo studio Paramount Television allo sviluppo di American Gigolo, adattamento dell'omonimo film del 1980 con Richard Gere. Un film che rimarrà epocale sin dai titoli di testa, il ritmo trascinante di Call Me dei Blondie, una delle hit più gettonate degli anni '80 e, soprattutto, le immagini descrittive, ad alto tasso di appeal, della giornata media di Julian Kay. E poi le corse in auto di lusso decappottabile lungo la litoranea di Los Angeles, il guardaroba del protagonista disegnato da Giorgio Armani che sperimenta un nuovo tipo di eleganza: toni freddi, abiti che scivolano sul corpo esaltando ogni movenza, stile pulito, essenziale. Un film che ha segnato l'ascesa dell'Olimpo delle star di un nuovo divo, che, a distanza quasi trent'anni, ha saputo restare, nonostante i capelli bianchi, sulla cresta dell'onda e continua ancora a proporre un modello intramontabile di seduzione maschile.
"Con la sua estetica noir distintiva - ha dichiarato Bruckheimer - American Gigolo è rimasto un thriller psicologico profondamente in grado di intrattenere e sono entusiasta di collaborare con Brad Grey (amministratore delegato della Paramount) e Amy Powell (presidente della società), nel realizzare un remake in versione serie televisiva". Ma trovare un protagonista all'altezza di Richard Gere sarà davvero un'impresa. Tra i produttori ci saranno anche Jonathan Littman, KristieAnne Reed e Michael Azzolino. La Paramount sta inoltre lavorando a un pilot tv tratto da Minority Report e sviluppando progetti legati a Ghost (il film del 1990 con Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg), Terminator, The Truman Show e Grease, la pellicola del 1978 che confermò il grande talento di John Travolta già famoso, dopo il grande successo de La febbre del sabato sera (mentre la fama di Olivia Newton-John crebbe notevolmente dopo questa interpretazione e la colonna sonora del film rimase per settimane al primo posto delle classifiche in molti paesi).
Anche in questo caso sarà duro farne una serie tv: nel 1982 fu realizzato un sequel (Grease 2, con un cast differente) che ha avuto scarso successo.
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