Cultura

Sanremo: Conti, non chiamatelo festival restaurazione

Tra i superospiti arriva Antonacci. E Rocio potrebbe ballare

Carlo Conti

Redazione Ansa

Non chiamatelo il festival della 'restaurazione'. Sanremo apre con Al Bano e Romina, canta l'amore, ma Carlo Conti rifiuta le etichette che guardano al passato. "La tradizione? Ma il festival è tradizione, da 65 anni. E' una gara di canzoni che riunisce le famiglie ad ascoltare e commentare. E comunque sarà un Sanremo molto moderno, in termini di linguaggio, luci, ritmo", rivendica il conduttore e direttore artistico, raggiunto dall'ANSA durante una pausa delle prove, a meno di dieci giorni dal via (10 febbraio). E annuncia un nuovo superospite: Biagio Antonacci. Il cantautore milanese – che va ad arricchire la pattuglia di ospiti musicali, già forte di Tiziano Ferro e Gianna Nannini sul fronte italiano e di Ed Sheeran, Imagine Dragons, Saint Motel e The Avener sul quello internazionale - è un suo amico di vecchia data: "E' stato tra i miei primi ospiti quando lavoravo nelle radio fiorentine, ai tempi dell'album Adagio Biagio. Da allora è nato fra noi un forte legale professionale, le nostre carriere sono cresciute in modo parallelo. E' un onore per me oggi averlo per la prima volta da superospite all'Ariston". Un palco sul quale Antonacci è stato nel 1988 tra le Nuove Proposte, con il brano Vivere in un attimo, e nel 1993 tra i Big, con Non so più a chi credere. Stavolta "proporrà un medley dei suoi successi, ma vorrei anche coinvolgerlo in una sorpresa", promette Conti.
    E' destinata a sorprendere anche Rocio Munoz Morales: "E' molto brava anche a ballare, ha partecipato alla versione spagnola di Ballando con le stelle. Emma e Arisa saranno impegnate con me nel lancio dei cantanti in gara. Rocio potrebbe anche avere un pezzo suo, ci stiamo pensando".
    Impegnato nella maratona delle prove, Conti si professa "tranquillo. In fondo non farò nulla di diverso dal mio mestiere, sono affiancato dal mio gruppo di lavoro storico, perciò vivo la vigilia con serenità. La cosa più impegnativa è stata la scelta delle canzoni. Ma ora che le riascolto, con l'orchestra, le luci, prendono corpo e mi sembrano ancora più belle. Parlano d'amore? Evidentemente riflettono l'atmosfera che c'è intorno a noi: gli italiani in questo momento vogliono tranquillità. Questo non vuol dire nascondere i problemi, solo cercare un po' di svago. Apriremo spazi sulla cronaca e momenti di riflessione, ma lo faremo con leggerezza". Uno spunto sarà 'Tutti cantano Sanremo', che non è solo lo slogan del festival, ma anche "una sorta di piccola rubrica – spiega Conti – in cui 'rientreranno' per qualche minuto anche gli ospiti. A Vincenzo Nibali chiederò la sua canzone preferita, la musica sarà un modo per ripercorrere la sua esperienza”.
    Anche Charlize Theron, Will Smith e il ct della Nazionale Antonio Conte "parleranno durante l'intervista delle loro canzoni del cuore". Conchita Wurst, la drag queen austriaca con la barba, invece, canterà: "Sarà sul palco per una sorta di gemellaggio con l'Eurovision Song Contest, che ha vinto nel 2014 e dove il vincitore di Sanremo potrà andare di diritto".
    Il racconto dell'Italia passerà per il collegamento con l'astronauta Samanta Cristoforetti, ma anche attraverso la testimonianza di "una famiglia con 16 figli, che ci spiegherà come va avanti fino alla fine del mese". Quanto a Sammy Basso, il ragazzo affetto da progeria il cui viaggio negli Usa coast to coast è stato raccontato da Sky, "ho letto che uno dei suoi sogni era di assistere al festival: l'ho invitato – spiega Conti – e una sera sarà in platea".
    L'austerity imposta dai tagli alla Rai pesa anche sul bilancio di Sanremo: "Ho preferito portare il numero di Big in gara a 20, rinunciando a una parte del budget per gli ospiti, ma l'ho fatto volentieri. E poi – risponde - abbiamo risparmiato sull'anteprima, mettendo i giovani in testa alla serata". La missione, ribadisce, è "fare in modo che le canzoni di Sanremo rimangano nel tempo. Per il resto, dopo il festival mi aspettano L'eredità, Si può fare e a settembre Tale e quale show. Sanremo è un bel passo professionale, che vivo con attenzione, ma soprattutto con entusiasmo e allegria", conclude. 

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