Con Gabriele Muccino "ho creato uno dei più bei rapporti della mia carriera: è un fratello, siamo sempre alla ricerca di qualcosa da fare insieme, considero La ricerca della felicità il mio miglior film". Modi affabili, sorriso aperto, Will Smith travolge la sala stampa a Sanremo.
"La mia infanzia è stata segnata da un brano che cantava sempre mia nonna, Volare", racconta accennandone il ritornello e assicura di non aver preparato il suo intervento sul palco: "Basta che ci sia una band, un microfono, poi chissà".
Nel film interpreta Nicky, un esperto maestro nel depistaggio, che si ritrova coinvolto sentimentalmente con un'aspirante criminale, Jess (Margot Robbie). Mentre Nicky cerca di insegnarle i trucchi del mestiere, il rapporto tra i due diventa molto intimo, con il risultato che Jess viene allontanata brutalmente. "E' un personaggio molto diverso da me - spiega - e per questo è stato interessante interpretarlo. E' un uomo guardingo, che dedica la vita nascondere i propri pensieri ed emozioni, ma si scontra con il sentimento che rende più vulnerabili al mondo: l'amore. Un aspetto che mi interessa particolarmente in una fase della vita in cui sento che quello che conta di più è l'autenticità". Accanto a lui la splendida Margot Robbie: "Quando abbiamo girato il film lei aveva 23 anni, io 46. Mia moglie appena lo ha saputo mi ha costretto ad andare in palestra: mi sono allenato duramente per sembrare meno vecchio", scherza Will. "Ci siamo divertiti moltissimo - gli fa eco l'attrice australiana - ed è un sogno poter lavorare accanto a un interprete così straordinario, si impara tanto, ti fa sentire un'attrice migliore". Lui sorride e la sfida: "Ho una domanda per Margot: hai lavorato anche con DiCaprio, quale co-star hai preferito? La risposta è ovvia, ma sentiamo cosa ha da dire". E lei: "Visto che Leo non c'è e probabilmente non sentirà mai, dico Will Smith".
La Robbie, che a Sanremo veste Armani e Valentino, ama suonare il piano: "Da quando ero piccolissima mi piacevano i classici dai '50 ai '70, i miei beniamini erano i Beach Boys, ma ora preferisco Will Smith", scherza alludendo alle doti musicali dell'attore-rapper. Invitato ad associare Focus a una canzone, Smith cita "Bohemian Rapsody, per i cambiamenti repentini del film, dramma, commedia romantica, sesso hot e improvvisamente un incidente d'auto".
Appassionato di fantascienza da quando aveva dieci anni ("Rimasi sconvolto da bambino quando vidi Guerre stellari"), l'attore cita anche Alì, il film in cui ha dato il volto a Cassius Clay: "Una sera mi sono trovato a cena tra lui e Nelson Mandela. Quell'esperienza mi ha insegnato che non significo niente in questo mondo e che è essenziale avere chiari i propri valori prima di prendere decisioni importanti".
Will Smith, con Muccino mio film migliore
Intona Volare in sala stampa. Dal 5/3 Focus con Margot Robbie