Cultura

Nabil Ayouch, prostitute guerriere tabù in Marocco

Il film censurato ora in sala con Cinema da domani

Redazione Ansa

    "Ho raccontato prostitute guerriere e non vittime e forse questo ha dato fastidio": così oggi a Roma il regista marocchino Nabil Ayouch ha sottolineato solo uno dei motivi che ha reso Much Loved, film già a Cannes e da domani in sala con Cinema di Valerio De Paolis in 50 copie, un lungometraggio scandalo. Un film proibito in Marocco e che ha richiesto una scorta per lui e le sue attrici che hanno vestito i panni di quattro prostitute alle prese con clienti ricchi e viziati (molti ricchi sauditi e qualche europeo).
    Ayouch, nato a Parigi da famiglia marocchina in un quartiere della banlieue, ci tiene a dire che "oggi per quanto riguarda le minacce va meglio. Ad averci attaccato è stata un'associazione privata accusandoci di pornografia. Da qui, dopo l'uscita in Europa del film, è nata una campagna di odio e di violenza che non potevo neppure immaginare. E va detto - aggiunge - che il film non è mai stato visto in Marocco".
    "Certo - spiega - non faccio film per creare consenso, volevo al contrario aprire un dibattito, ma non mi immaginavo quelle reazioni folli con tanto di minacce di morte".
    Che cosa sono le prostitute? "Sono donne coraggiose che subiscono tante umiliazioni, ma alla fine resistono. Persone che, come accade in Marocco, sono prive di un protettore e che danno tutto alla famiglia, l'unica entità che dà ancora loro amore".
    Il film, che ha avuto un casting particolare con circa 200 interviste a prostitute e non, "ha avuto un veto non dalla monarchia, ovvero dall'attuale sovrano Muhammad VI, ma dal ministro della Comunicazione. Ovvero da quella parte della politica animata da populismo". Comunque, sottolinea Nabil Ayouch, tutti questi veti "hanno alla fine creato un vero dibattito e dato anche opportunità alle donne di potersi finalmente esprimere. Anche le prostitute hanno creato interesse da parte dei giornali e molte sono state anche intervistate".
    Che cosa mostrano le prostitute da dare tanto fastidio? "Quello che fa paura è la loro indipendenza. Lì c'è tutta la loro forza e potere. E questo in una società fondamentalmente molto matriarcale. In loro anche una grande solidarietà e resistenza e, infine, un rapporto forte con la famiglia per il loro grande e sterminato bisogno di amore".
    Nel cast del film, passato a Cannes nella Quinzaine, Loubna Abidar (unica attrice professionista), Danny Boushebel, Carlo Brandt, Abdellah Didane, Sara Elhamdi Elalaoui, Halima Karaouane e Asmaa Lazrak. (ANSA).
   

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