Cultura

Più Libri: 2015 nel segno più per piccoli editori

Dati Nielsen, primeggiano in graphic novel e colouring

Redazione Ansa

Chiudono in bellezza i primi dieci mesi del 2015, i piccoli editori conquistando un doppio segno più sia per numero di copie vendute che per fatturato. E' la fotografia dell'indagine Nielsen per l'Associazione Italiana Editori (Aie) presentata oggi a Roma, nel giorno d'inaugurazione di 'Più libri, più liberi', la fiera nazionale della piccola e media editoria, che ha visto la presenza del ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini. La Fiera sarà aperta fino all'8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Tra i generi in cui primeggiano la graphic novel e la colouring book, cioè i nuovi linguaggi della narrazione e dei nuovi prodotti su carta. "Siamo cautamente ottimisti. Adesso dobbiamo lavorare ancora di più per recuperare. I piccoli editori sono la nostra speranza. Dimostrano la capacità di anticipare le tendenze. E' quello che dobbiamo fare, per attivare nuove leve di crescita e recuperare lettori e fatturato" ha detto il presidente dell'Aie, Federico Motta.
    In generale il mercato del libro nel 2015 tende a chiudersi con il segno più: a fine ottobre ha registrato, per i libri di carta nei canali trade, e senza Amazon, un -1.6% di fatturato (circa 14 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2014). Il segno è ancora meno ma in continuo recupero, tende allo zero se si stimano i canali non censiti e l'ebook. Le copie di libri di carta venduti nei primi dieci mesi del 2015 segnano invece un -4,4%.
    Guardando ai generi preferiti del mercato complessivo cala la fiction straniera mentre cresce quella italiana. Bene il settore bambini che incrementa la sua crescita al punto che quasi 1 libro su 4 venduto nel 2015 è per bambini, ben di più di quanto si venda a copie di narrativa italiana (circa 1 su 6) e solo un po' meno delle copie vendute di fiction straniera (1 su 4).
    Se dai dati complessivi del mercato trade si toglie la grande distribuzione, gli esiti sono nettamente più positivi: -0,2% a fatturato e -1,7% a copie. Su questo perimetro si possono confrontare bene le performance di piccoli e grandi. E gli esiti sono opposti: +1,7% di copie vendute e un +2% di fatturato per i piccoli editori. E -2,8% di copie vendute e un -1,1% di fatturato per gli altri. Per i piccoli crescono la fiction italiana (+14,7% a copie ma +23,5% per fatturato), il settore bambini e ragazzi (+8,9% a copie e +11,1% per fatturato). Variazioni minime, in negativo, si registrano invece per la non fiction pratica (guide, viaggi, tempo libero e lifestyle). Più significativo il decremento per la fiction straniera, non fiction generale (la saggistica) e la non fiction specialistica (manualistica).
    Per la prima volta l'indagine Nielsen si spinge nell'analisi dei segmenti che fanno crescere il mercato dei piccoli editori e del loro peso in questi settori. E' così per la graphic novel i piccoli coprono il 77% del totale del segmento e per gli albi da colorare il 68%. Crescono anche nei libri per bambini e ragazzi 0-5 anni da colorare con stickers e altre attività (arrivano a coprire il 37%), nei libri pop up 0-5 anni (34%), nelle fiabe e filastrocche (32%), nei libri per ragazzi 6-9 anni di divulgazione (33%). Aumentano anche nella fiction ma la quota è ancora bassa (16% del totale segmento). "Si intravvedono i primi segnali - ha sottolineato Federico Motta - di uscita dal tunnel. Il mercato, a quanto sembra, potrebbe presentare un segno positivo a fine anno e se consideriamo anche gli ebook e i canali non censiti possiamo essere cautamente ottimisti. I piccoli editori dimostrano di consolidarsi in quelle nicchie che corrispondono a nuovi linguaggi narrativi, come la graphic novel, e in nuovi formati, come gli albi per adulti da colorare. "Dopo cinque anni di mercato editoriale con il segno meno, l'emorragia - - ha sottolineato Antonio Monaco, presidente del gruppo Piccoli editori di Aie - si sta fermando. Tutti sappiamo però che nulla sarà come prima".
    I dati mettono a confronto le performance della piccola editoria (i marchi editoriali indipendenti con un venduto a valore di copertina sotto i 13 milioni) con l'andamento generale del mercato del libro nei canali trade (librerie, librerie online, grande distribuzione). (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it