E' morto a 69 anni Greg Lake, bassista, chitarrista e musicista di origine britannica, leggenda del rock progressivo, che fu tra i protagonisti a partire del 1970 del supergruppo Emerson, Lake and Palmer, uno dei progetti musicali piu' innovativi dell'epoca. Lake, gia' nei King Crimson del primo album, si e' arreso dopo "una lunga battaglia contro il cancro".
Nei mesi scorsi era deceduto anche il tastierista Keith Emerson, suo compagno di avventura, uccisosi negli Usa con un colpo d'arma da fuoco secondo i risultati dell'inchiesta ufficiale.
La notizia della scomparsa di Greg Lake e' stata diffusa dal suo manager e ripresa dalla Bbc. Lake, per anni trapiantato negli Usa, aveva continuato a suonare e a esibirsi sui palchi di mezzo mondo fino a pochi anni fa. Nel 1992 aveva partecipato al ricongiungimento degli Emerson, Lake and Palmer, con altri tre album realizzati in un triennio. Poi, nel 2001, era stato in tournée con Ringo Starr, ex Beatles, e nel 2003 si era speso in un evento di beneficenza a Londra con altre star internazionali per raccogliere fondi proprio per la ricerca contro il cancro.
L'anno dopo era stata la volta della collaborazione con un altro gigante del rock, Pete Townshend, nel singolo dei The Who, Real Good Looking Boy, e quindi, nel 2005, Lake aveva dato vita a una sua nuova band, con giovani talenti, protagonista di un un tour nel Regno Unito. Nel 2010, un ritorno in grande stile sulla scena mondiale, ancora con Keith Emerson, lo aveva portato a compiere un giro di concerti fra Usa, Giappone ed Europa. E subito dopo, un'altra tournee di grande successo, sorta di omaggio alla sua intera carriera, lo aveva visto pure in Italia. Nel gennaio scorso, infine, il Conservatorio Nicolini di Piacenza gli aveva attribuito un'inedita laurea ad honorem (Honorary Degree).
"E' con grande tristezza che devo dire addio al mio amico e compagno di band Greg Lake". Cosi' il batterista Carl Palmer, ultimo superstite del leggendario trio Emerson, Lake and Palmer, saluta oggi il collega scomparso. La notizia della sua morte e' "particolarmente dura per noi", scrive Palmer in un messaggio citato dall'agenzia britannica Pa. Ma - aggiunge - "la morte e' vita, come Greg cantava alla fine di 'Pictures At An Exhibition' e la sua musica vivra' per sempre, cosi' come lui vivra' nei cuori di coloro che lo hanno amato". Carl Palmer ricorda poi "la voce e il talento di Greg" e "i molti memorabili concerti eseguiti insieme negli anni '70": fra i quali spicca nella memoria degli appassionati l'esordio indimenticabile al Festival dell'Isola di Wight che, come mai prima d'allora - rievoca la Pa -, trasformo' un'esibizione rock in uno show teatrale.
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