Cultura

Jenny Erpenbeck vince Premio Strega Europeo 2017

Per 'Voci del verbo andare' pubblicato da Sellerio, premiata anche traduttrice Vigliani

Jenny Erpenbeck vince Premio Strega Europeo 2017
La scrittrice Jenny Erpenbeck

Redazione Ansa

   (ANSA)  - E' la scrittrice tedesca Jenny Erpenbeck la vincitrice della quarta edizione del Premio Strega Europeo con il romanzo 'Voci del verbo andare', pubblicato in Italia da Sellerio, nella traduzione di Ada Vigliani. Nel libro, Richard, un filologo classico in pensione, entra in contatto, quasi per caso, con un gruppo di africani alloggiati in un campo profughi di Berlino.

 Il premio, di 3.000 euro, è stato consegnato alla Erpenbeck da Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, il 5 luglio alla Basilica di Massenzio, nell'ambito del Festival Internazionale di Roma, Letterature. Da questa edizione è stato introdotto anche un riconoscimento di 1.500 euro al traduttore del libro premiato, offerto dalla FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori), che è stato attribuito ad Ada Vigliani, germanista e traduttrice di autori tedeschi classici e contemporanei fra cui Goethe, Musil e Sebald.

Tra i finalisti del Deutscher Buchpreis, 'Voce del verbo andare' è stato tra i libri più venduti nella classifica dello Spiegel. E' un romanzo al limite della cronaca, un reportage letterario immerso nel presente in cui la Erpenbeck, nata a Berlino Est nel 1967, fa parlare le voci di uomini e donne che dopo enormi difficolta' e tragedie sono riusciti a sbarcare a Lampedusa e poi a raggiungere Berlino, nell'autunno del 2013. L'autrice, cresciuta in stretto contatto con la societa' intellettuale della Ddr, dopo una formazione accademica musicale e teatrale si e' imposta subito all'attenzione di pubblico e critica con il romanzo d'esordio, del 1999, 'Storia della bambina che volle fermare il tempo' tradotto in Italia nel 2013. Il libro della Erpenbeck è stato votato da una giuria composta da scrittori italiani, vincitori e finalisti del Premio Strega. Il riconoscimento europeo è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, dall'azienda Strega Alberti Benevento, dalla Casa delle Letterature, dal Festival Internazionale di Roma e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Gli altri finalisti della cinquina europea sono il francese Mathias Enard con Bussola (e/o), tradotto da Yasmina Melaouah, l'ungherese Laszlo Krasznahorkai con 'Satantango' (Bompiani), tradotto da Dora Varnai, la scrittrice scozzese Ali Smith con 'L'una e l'altra' (Sur), tradotto da Federica Aceto e lo svedese di origini tunisine Jonas Hassen Khemiri con 'Tutto quello che non ricordo' (Iperborea), tradotto da Alessandro Bassini. (ANSA).
   

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