Cultura

>ANSA-BOX/ Taviani, il dolore di Pupi Avati "So cosa significa"

Paolo e Vittorio, due fratelli che avevano trovato un'unica voce

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 15 APR - "Posso capire forse meglio di chiunque altro, avendo alle spalle cinquant'anni di cinema spartiti con mio fratello Antonio, cosa significhi per Paolo la scomparsa del fratello Vittorio. Due esseri umani con identità diverse che tuttavia nel loro narrare cinematografico avevano trovato una loro unica voce". Commosso, Pupi Avati commenta così all'ANSA la scomparsa di Vittorio Taviani. "Dal remoto 'Un uomo da bruciare' del 1962 fino al recente e struggente 'Una questione privata' che Vittorio, per motivi di salute ha codiretto lontano dal suo amatissimo set - spiega il regista di Regalo di Natale, Cuore altrove, Il papà di Giovanna - quel narrare l'essere umano nei suoi travagli e nelle sue legittime aspirazioni non ha mai perso la sua forza. La convinzione, di certo non più di moda, che ciò che liberi i film dal limite del contingente sia esclusivamente il suo potenziale poetico. Ogni film di Vittorio e Paolo - conclude Pupi Avati - non fa che confermare la poesia come ingrediente imprescindibile".
   

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