TEL AVIV - La foto di Elie Wiesel sempre con sé: come un memento, un amuleto, per non dimenticare mai chi è stato Adolf Eichmann, l'organizzatore ed esecutore dello sterminio di 6 milioni di ebrei europei. Del resto Sir Ben Kingsley, che interpreta Eichmann in 'Operation Finale' di Chris Weitz ('Un ragazzo' e 'Per una vita migliore') in uscita il 29 agosto negli Usa - lo aveva promesso.
L'anno successivo, dopo un processo memorabile a Gerusalemme, fu condannato a morte nell'unica sentenza di questo tipo eseguita nello stato ebraico. Per Kingsley Eichmann fu "diabolico". "Non solo - ha spiegato - fu autore dei crimini come architetto della Soluzione Finale ma arrivò alla tomba orgoglioso di quello che aveva fatto e senza alcun pentimento". Ma il ritratto che Kingsley fa di Eichmann non è quello "di un personaggio da film di serie B, la caricatura di un cattivo da striscia comica".
"Sarebbe stato - ha aggiunto a Jta - un terribile torto alle vittime e ai sopravvissuti che ho conosciuto e amato. E' importante per noi accettare che i nazisti erano uomini e donne 'normali'. Gente perversa ma non veniva da Marte".
Ben Kingsley, Eichmann con foto Wiesel sempre con me
L'attore è' architetto Shoah in 'Operation Finale' di Weitz