A George Ezra è bastata la musica per fare spettacolo il 26 ottobre a Milano nella data unica italiana del suo tour mondiale. Le note verdiane de 'La donna è mobile' hanno aperto le danze sul palco spoglio di un Fabrique, tutto esaurito.
Cori e canti partono fin da 'Don't Matter Now', alla quale la trombettista e il trombonista del gruppo donano un che di beatlesiano. Subito dopo 'Get Away', comincia il racconto: tra il divertito e il confidenziale, George Ezra condivide con il pubblico aneddoti sulla genesi dei suoi brani folk pop. "Sono canzoni che ci aiutano a scappare da quello che ci circonda", dice candidamente, introducendo tra le grida la prima delle hit della serata, 'Barcelona', impreziosita ma non adulterata dall'ingresso degli ottoni. Anche la successiva e acclamata 'Pretty Shining People' nasce nella città catalana, e in particolare dal giardino del Montjuic, una delle esperienze e degli incontri condensati nell'ultimo LP. Con l'eccezione della batteria, l'ensemble suona con precisione e divertimento, ricreando sul palco anche i suoni graffianti di 'Saviour' e 'Did You Hear The Rain?', alla quale i fiati conferiscono un tono più minaccioso. Il botta e risposta tra palco e platea riparte con 'Paradise', mentre il pubblico balla sul passo dondolante di 'Hold My Girl' e di 'Blame It On Me', che con i fiati quasi ricorda 'Penny Lane'. Introdotta da un lungo aneddoto, arriva infine la hit da cui tutto partì cinque anni or sono, 'Budapest', che proprio in Italia - ricorda l'artista - ebbe il primo successo radiofonico. Il tripudio di cori riprende nei bis, con 'Cassy O'' e l'ultima hit 'Shotgun', che mandano in visibilio il club. George Ezra tornerà in Italia il 17 maggio, con una data al Mediolanum Forum di Assago.
George Ezra fa cantare Milano senza effetti speciali
Sold out al Fabrique per l'inglese, rafforzato dai fiati