"Ho proposto ai Simpson una gag su un personaggio Donald Trump che insegue Marge in casa cercando di sedurla ma perfino loro mi hanno detto di no..
Plympton spiega anche come è nata la sua storia con i Simpson: "A un film festival ho conosciuto un regista che conosceva il mio lavoro di indipendente e mi ha invitato a casa sua. Sul pavimento c'era un ragazzetto di 15 anni che disegnava i Simpson, era Matt Groening. Siamo diventati amici e abbiamo iniziato a collaborare".
Per quanto riguarda la politica italiana e i personaggi che potrebbero ispirarlo, Plympton dice: "Ho sentito parlare di Berlusconi e sarebbe stato divertente. Mi sarebbe piaciuto molto disegnare Cipollina - e poi si corregge - Cicciolina, l'ex pornostar poi entrata in Parlamento".
Secondo Plymtpon l'animazione può fare molto anche per temi forti come l'immigrazione: "Le major non ne parlano, semplicemente hanno le bocche cucite. Invece sono convinto che il cartone animato riesca a veicolare i messaggi in maniera davvero efficace e potente e non solo ai bambini, E quello che sto cercando di fare con Trump Bites e altre mie creazioni e che spero che anche altri facciano su altri argomenti". La passione per i disegni lo ha accompagnato tutta la vita: "Ho cominciato a farli quando avevo 3 anni e poi a 7 ho visto un cartoon Disney in tv e ho detto: 'Da grande voglio fare questo, voglio far divertire la gente'. Mio padre era un bancario ma era davvero un tipo divertente, avrei voluto essere divertente come mio padre e lo faccio con i miei disegni anche perché nella vita reale lo sono molto meno...".
Guardando indietro Plympton conclude: "La prima cosa che feci era una striscia sui modi per smettere di fumare andata su Mtv.
Tutti mi chiamavano e mi dicevano: 'Ti ho visto in tv!'. Ora credo che la cosa per cui mi conoscono di più siano i Simpson e tutti li amano e io sono molto felice su come le persone amano il mio umorismo folle".
Plympton, volevo Trump nei Simpson, hanno rifiutato
A Cartoons, minacce per serie su presidente Usa ma non mi fermo