Cultura

Rai: arrivata relazione su caso Fazio, confronto ad-De Santis

Pd attacca: "Censura contro la libertà"

Fabio Fazio

Redazione Ansa

E' arrivata sul tavolo dell'amministratore delegato Rai Fabrizio Salini la relazione del direttore di Rai1, Teresa De Santis, sulla decisione di cancellare tre puntate di Che fuori tempo che fa. L'ad farà le sue valutazioni nella giornata di domani. Nel frattempo - secondo quanto si apprende - ha avuto un acceso confronto con la De Santis, non solo sul caso Fazio, ma anche sui palinsesti estivi che saranno presentati mercoledì prossimo. La De Santis ha rivendicato la bontà delle sue scelte, a partire da quella di Pierluigi Diaco per un programma pomeridiano. Scelte su cui l'ad, pur nel rispetto dell'autonomia editoriale, avrebbe espresso riserve. Sullo sfondo lo slittamento delle nomine dei vicedirettori di rete che la De Santis vorrebbe decidere autonomamente e in tempi rapidi. Salini avrebbe fatto presente che ci sono comunque, per il momento, dei vicedirettori perfettamente operativi che andrebbero coinvolti nelle scelte.

Intanto il programma di Fazio, con 3 milioni 595 mila spettatori, pari al 15.03% di share, vince la prima serata della domenica. Che tempo che fa - segnala la Rai - è anche il programma più commentato su Twitter dell'intera giornata. 

"Su Fazio chiamatela come volete. Io la chiamo censura contro la libertà di espressione". Così il leader Pd Nicola Zingaretti, su Facebook, sulla cancellazione di tre puntate del programma di Fabio Fazio.

Prende posizione l'Usigrai: "Missione compiuta. La versione del lunedì del programma di Fabio Fazio chiude in anticipo. Chi ha eseguito l'ordine di Matteo Salvini e di Marcello Foa? Perché è fin troppo chiaro che la pausa per le elezioni europee è solo una scusa, visto che - nel caso - si sovrappone a 1 sola delle 3 puntate ancora previste". "Se è vero che l'ad Fabrizio Salini non sapeva nulla - afferma il sindacato dei giornalisti Rai in una nota - è evidente che ci sono ormai 2 aziende: una che risponde agli organigrammi ufficiali, e un'altra parallela che agisce come gruppo autonomo e in coordinamento con ordini che arrivano dall'esterno dell'azienda. È una situazione non più accettabile. Urgente un chiarimento in cda e in commissione parlamentare di Vigilanza".

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