Cultura

Rocco Petrone: un italiano a Cape Canaveral

Un docu su questo ignoto direttore lancio Apollo

'Dalla Terra alla Luna. Rocco Petrone, l'Italiano dell'Apollo 11' di Renato Cantore

Redazione Ansa

 Che ci fa quella faccia da italiano a Cape Canaveral? In molti si saranno posti questa domanda nel vedere, nelle molte foto d'epoca, il volto di Rocco Petrone prima e dopo l'allunaggio il 20 luglio del 1969. Ora su questo personaggio davvero poco conosciuto c'è un documentario, Luna italiana, diretto da Marco Spagnoli e prodotto da Istituto Luce-Cinecittà per A+E Networks Italia con il patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana e in collaborazione con la Nasa. Un film che ricostruisce vita e personalità di quello che fu il direttore delle operazioni di lancio dell'Apollo 11 e collaboratore chiave di Wernher Von Braun, numero uno dell'agenzia spaziale americana.
    Il docu, che andrà in onda in esclusiva domani su History (canale 407 Sky), è ispirato al libro di Renato Cantore, Dalla Terra alla Luna, Rocco Petrone, l'Italiano dell'Apollo 11, edito in Italia da Rubbettino. Al centro di Luna italiana, la vita appunto di questo figlio di emigranti della Basilicata, nato negli Usa, che frequentò l'Accademia di West Point, laureandosi in ingegneria al MIT.
    Entrato nel leggendario gruppo di ingegneri che ad Hunstville in Alabama fondarono il nucleo di quella che nel 1958 sarebbe diventata la Nasa, Petrone realizzò con loro la promessa di John Fitzgerald Kennedy di portare l'uomo sulla Luna prima della fine degli anni Sessanta. "Nessuno potrà mai dire abbastanza bene di Rocco Petrone. Non saremmo mai arrivati sulla Luna in tempo o, forse, non ci saremmo mai arrivati senza Rocco". Con queste poche parole Isom "Ike" Rigell, ingegnere capo del Kennedy Space Center e addetto alle operazioni di lancio, ci dà il senso di una figura rimasta a lungo in ombra, ma che ha avuto un ruolo centrale nel lungo e difficile percorso che ha portato, il 20 luglio del 1969, alla discesa dell'uomo sulla Luna.
    Rocco Petrone (1926-2006), come si vede puntualmente nel documentario, era insomma un uomo timido e ombroso, inflessibile, infaticabile, ma si guadagnò il soprannome di "tigre di Cape Canaveral". Tra gli intervistati: Tito Stagno, Piero Angela, Oscar Cosulich, l'astrofisico Amedeo Balbi, l'ingegnere aerospaziale Roberto Somma, ed altri. A dare la voce a Rocco Petrone è, infine, Francesco Montanari, mentre Laura Morante è la voce narrante del documentario. 
   

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