"The Irishman" di Martin Scorsese scatena una guerra tra esercenti e Netflix: l'uscita limitata in solo poche sale del film sulla scomparsa di Jimmy Hoffa "e' una disgrazia", ha detto al New York Times John Fithian, presidente della National Association of Theater Owners, un gruppo che rappresenta grandi catene come Amc e Cineplex.
"The Irishman" con Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci, per Netflix è uno dei film più promettenti della stagione anche in vista degli Oscar.
Netflix ed esercenti avevano negoziato a lungo su "The Irishman" prima che le trattative in ottobre finissero in un impasse sulla clausola chiave della presenza esclusiva del film nelle sale prima della distribuzione agli abbonati in streaming.
I proprietari di catene cinematografiche insistevano per 72 giorni, scesi poi a 60. Netflix si era arroccato su 45. La trattativa si era a quel punto arenata con risultato che "Irishman" sara' nei cinema per 26 giorni in un numero limitato di teatri prima dell'inizio della distribuzione in streaming il 27 novembre.
Per gli esercenti si tratta di "una vergogna". Netflix sta lasciando "guadagni significativi sul tavolo", ha avvertito il Fithian osservando che "The Irishman" sarà proiettato su "un decimo degli schermi su cui sarebbe potuto arrivare se Netflix avesse permesso un accordo" e ricordando i numeri di "The Departed" del 2006: quel film, per cui Scorsese ha vinto l'Oscar per miglior regista e miglior film, incasso' 300 milioni di dollari in tutto il mondo. In Italia poi uscirà "in sale selezionate" solo per pochissimi giorni: dal 4 al 6 novembre.
"The Irishman" scatena guerra tra esercenti e Netflix
Flop negoziati, film di Scorsese esce solo in poche sale