"Per il turismo il contraccolpo è già stato immediato ma ci stiamo preparando a contare danni ancora più gravi. E non saranno perdite indifferenti, possiamo già dirlo. Sono infatti convinto che ancora non abbiamo percepito la vera dimensione del problema e che ancora non la sappiamo assolutamente tutta la storia. Penso che purtroppo il peggio debba ancora venire: anche perché visto il numero degli abitanti della Cina, il numero di contagiati e morti è molto basso. Noi di cancellazioni e disdette ne stiamo già vedendo moltissime, anche io personalmente all'interno del mio gruppo, specialmente a livello di gruppi e tour operator. Per il mercato cinese sarà un anno molto complicato". Così il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca parlando con l'ANSA commenta gli effetti negativi della diffusione del Coronavirus sul mondo dei viaggi e del turismo.
"La nostra speranza è che il fenomeno rimanga circoscritto in Cina - prosegue Bocca - Se i contagi si allargassero in tutta Europa questo significherebbe metterci in difficoltà anche su tutti gli altri mercati. Penso ad esempio al mercato americano, che è molto sensibile a questi fenomeni. Se cominciassimo a parlare di casi a Parigi, casi a Londra, casi in Italia gli americani si tirerebbero indietro senza dubbio".
"Il mercato del Far East - continua il presidente degli albergatori italiani - per gli alberghi in questo periodo di bassa stagione (che corrisponde al loro Capodanno in cui viaggiano molto) è molto importante ed è una grossa fonte di business. Le dico che ieri abbiamo avuto una cancellazione di 50 camere per febbraio... Poi bisogna considerare che è un danno per gli alberghi di fascia lusso (perché il turista individuale è un turista con alta capacità di spesa) - considera ancora Bocca - ma anche per tutti gli alberghi di fascia medio-alta perché i gruppi spendono di meno sull'accomodation e spendono tantissimo nello shopping, altro settore che sarà molto danneggiato".
"L'altra cosa molto importante - conclude - è che nella causale delle cancellazioni specificano che è il loro Governo a non farli partire. Quindi anche a livello di rimborsi, essendoci una causa di forza maggiore, sarà un disastro".
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