'Sei mai stata sulla luna?', la canzone di Francesco De Gregori che compare nel film omonimo di Paolo Genovese, ha un piccolo, interessante, retroscena: era stata scritta in realtà per Giorgia, che però non la incise perché - confessa lei oggi - non era riuscita 'a farla sua', con il risultato di una versione "in cui sembrava che imitasse (male) il principe". Parole che denotano la grande umiltà di una fuoriclasse. E così De Gregori se la riprese, la modificò e la cantò per il film. "Parla di sentimento, ma con malizia in abbondanza", scrive Enrico Deregibus in 'Francesco De Gregori. I testi. La storia delle canzoni', un libro che racconta sotto molti punti di vista il canzoniere di De Gregori con ampie e dettagliate schede.
Non mancano i riferimenti a tante interpreti della musica italiana che invece i brani di De Gregori li hanno cantati, da Ornella Vanoni e Fiorella Mannoia. Mia Martini ha addirittura interpretato un pezzo in parte dedicato a lei, “Mimì sarà”, in quello che sarebbe stato il suo ultimo disco, “La musica che mi gira intorno”, nel 1994. Il brano era già uscito nell’album di De Gregori “Terra di nessuno”, nel 1987, in uno dei periodi più difficili per la cantante, vittima di assurde dicerie che la etichettavano come portasfortuna, rendendole la vita impossibile. De Gregori l’aveva incontrata qualche tempo prima ad una cena dove nessuno voleva prendere posto vicino a lei. Lo fece lui leggendole negli occhi la solitudine, la sofferenza. Dopo qualche tempo su un ponte di Roma il cantautore incontrerà una donna molto somigliante a Mimì, con una bambina per mano. Scatterà così l’idea della canzone scegliendo però di non dire, ini quel momento, a chi fosse ispirata.
L'ammissione arriverà solo vent’anni dopo, quando De Gregori ricorderà così Mia Martini: "Era una persona veramente carina, buona, infelice nella vita per diecimila motivi. Era una grandissima artista. Quando veniva a Roma per concerti l’andavo sempre a trovare, una volta le mandai anche un mazzo di fiori. C’era un rapporto non di quotidianità ma di stima”, riporta Deregibus. Queste e molte altre informazioni e rivelazioni si trovano nel volume, che racconta il canzoniere di De Gregori riportando anche i testi di tutte le canzoni, controllati e certificati in prima persona da De Gregori. Un volume imponente, di oltre 700 pagine, che conclude il lavoro di Deregibus sull’artista romano iniziato con “Francesco De Gregori. Mi puoi leggere fino a tardi”, la biografia del cantautore pubblicata nel 2015. Nel 2016 lo stesso autore ha realizzato il volume inserito nel box “Backpack” (Sonymusic), che racchiude in cd trentadue dischi di De Gregori.
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