Dopo la trionfale reunion sul palco di Sanremo 2020 (a 50 anni dalla prima partecipazione al Festival con 'La prima cosa bella'), standing ovation al Teatro Ariston e picco di ascolti su Rai1, i Ricchi e Poveri regalano un'altra sorpresa: una nuova versione di 'Che sarà', a 50 anni dall'esibizione a Sanremo '71 con José Feliciano, nuovamente insieme alla star portoricana.
"Ricantare e riascoltare oggi questa canzone immortale, scritta da Jimmy Fontana e Franco Migliacci, è particolarmente emozionante. Il testo assume un sapore di speranza più che di malinconia se pensiamo ai tempi che stiamo vivendo, all'incertezza del futuro e a chi ci ha lasciato", dicono all'ANSA i Ricchi e Poveri. "E' stato un onore e una grande emozione" per il quartetto poter ritrovare José Feliciano, presente nel video (Anteprima ESCLUSIVA ANSA), in collegamento da Weston nello Stato del Connecticut, per rinnovare a distanza uno dei più fortunati sodalizi musicali internazionali della storia. "Tutto può evolversi e cambiare positivamente - dice il quartetto che rappresenta oggi lo storico gruppo italiano più famoso nel mondo - la nostra reunion è un esempio di amicizia ritrovata".
'Che sarà', José Feliciano con i Ricchi e Poveri 50 anni dopo - Anteprima Esclusiva
Negli anni '70 e '80 alcuni dei loro singoli raggiunsero la vetta delle classifiche italiane e internazionali, con dodici partecipazioni al Festival di Sanremo, due volte al secondo posto e la vittoria nel 1985 con 'Se m'innamoro'.
I RICCHI E POVERI: "Amicizia la prima cosa bella" - Intervista VIDEO
Per 'la brunetta' dei Ricchi e Poveri, Angela Brambati questo brano rappresenta molte cose: "Quando lo abbiamo cantato a Sanremo nel 1971 - ricorda - abbiamo parlato soprattutto agli emigranti che lasciavano l’Italia per trovare fortuna altrove e abbiamo raccontato la nostalgia e l’incertezza del futuro. Quando lo cantavamo in America, gli italiani si alzavano in piedi e provavano un'emozione difficile da tradurre. Oggi la canzone, per alcuni aspetti, è ancora più attuale perché quel 'so far tutto o forse niente da domani si vedrà e sarà, sarà quel che sarà' in fondo racconta la vita, è universale. Sarà quel che sarà vuol dire anche mettersi in gioco quotidianamente. Per noi il testo rappresenta la speranza che tutto possa evolversi e cambiare positivamente, la nostra ReuniOn è un esempio di amicizia ritrovata. Vorremmo interpretare il desiderio di un futuro migliore per il Paese".
Per 'il biondo' Angelo Sotgiu "ritrovarci dopo 50 lunghi anni insieme a Feliciano, rivisto molto tempo fa in Cile al Festival Vigna del Mar, e ricantare insieme 'Che sarà' è stato straordinario: questa canzone è fuori dal tempo e appartiene veramente a tutti. Nel cantarla e nel suonarla, Feliciano ha messo la sua personalità artistica che lo ha reso famoso in tutto il mondo, non solo per le sue canzoni ma anche per aver interpretato questo capolavoro non scritto da lui ma che ormai appartiene a tutte le generazioni".
Per Marina Occhiena, 'la bionda' tornata 'a casa' lo scorso anno dopo aver lasciato il quartetto nel 1981 facendolo diventare un trio, "questa canzone è positiva perché guarda al futuro anche se con un punto interrogativo. 'Che sarà' significa affrontare la vita con fiducia, bisogna crederci. Auguro a tutti di pensare 'Che sarà', vuol dire avere ancora un domani".
Anche 'il baffo' dei Ricchi e Poveri Franco Gatti sottolinea l'attualità del testo: "La canzone e il ritornello, per quello che dice e la semplicità di canto, è arrivata sino ad oggi. Ognuno si può identificare in una frase o nell’altra perché la canzone ha tante sfumature. 'Che sarà' è quello che stiamo vivendo adesso con la pandemia. 'Sarà quel che sarà' rimarrà per sempre".
CHE SARA' è il secondo singolo del doppio album ReuniOn (prodotto da DM Produzioni e distribuito da Sony Music Entertainment Italy) e anticipa l’uscita della limited edition in vinile prevista il 9 aprile. Il brano, parte della memoria collettiva, è oggi colonna sonora per scommettere sul futuro.
Il video, prodotto da Danilo Mancuso con la regia di Raffaello Fusaro, sarà disponibile dal 23 marzo sui canali ufficiali del gruppo.
Propone un racconto lineare: l'esibizione musicale dei Ricchi e Poveri durante una giornata in studio. La scelta di un'ambientazione essenziale è data dalla straordinarietà dell'incontro tra il gruppo e José Feliciano, special guest di fama internazionale. Il ritmo di montaggio e gli stacchi non sono sottolineati da effetti speciali ma dalla polifonia delle voci maschili e femminili e dalla forza del brano. I Ricchi e Poveri cantano nuovamente 'Che sarà' insieme all'artista portoricano come se il tempo non fosse passato e gli interrogativi del brano fossero ancora attuali, assumendo il senso di una nuova incognita rispetto al futuro.
L'album è stato realizzato sotto la direzione musicale del maestro Lucio Fabbri che ha curato il nuovo arrangiamento rivisitando il repertorio degli anni ’70 con sonorità moderne e i successi degli anni ’80 e’90, per la prima volta cantati a quattro voci, anziché solo da tre, con un riuscito effetto di ensamble. 'L'ultimo amore' è stato il primo singolo dell'album. Si tratta del primo brano della carriera dei Ricchi e Poveri, inciso nel 1968, cover di 'Everlasting Love', resa famosa dai Love Affair, riarrangiato da Matteo Cantaluppi con sonorità dance anni ’90, con un videoclip di animazione.