Claudia Pandolfi tra le attrici più richieste di cinema e tv torna su Rai1, dal 3 maggio in prima serta, in una miniserie, nel ruolo di una tostissima assistente sociale che indaga su una coppia (Greta Scarano e Simone Liberati) che dopo 11 anni si separa dando vita una battaglia violentissima in Chiamami ancora amore. L'ANSA l'ha raggiunta, è impegnatissima su due set (l'ultimo film di Virzì Siccità, e una serie per Rai1 Il professore).
Come si fa ad amare così tanto e a sbagliare tutto lo stesso? - "A dire la verità non so rispondere a questa domanda, altrimenti, non avrei fatto gli errori che ho fatto, probabilmente, l'essere umano è condannato a convivere con il bene e con il male, ci sono scelte che possono ritorcersi contro, spesso si pensa di voler fare il bene degli altri quando dovremmo prima ancora fare il bene di noi stessi, probabilmente nell'amore è insita una quota di sofferenza, una quota di dolore".
Solo chi ami può distruggerti? "No, certo che no - risponde Pandolfi - chiunque può distruggerti, dipende da quanto sei scoperto, da quanto sei corazzato, a volte basta poco per ricevere dei colpi insopportabili. È chiaro che una persona che ti conosce bene, che ti conosce fino in fondo, può causarti delle ferite molto più profonde".
Questa serie è diretta da Gianluca Maria Tavarelli chi è Rosa Pugliesi come è il suo metodo di indagine, di grande competenza? "E'una donna molto capace nel suo lavoro, probabilmente per questo motivo ha messo da parte la sua vita, la sua sfera sentimentale, infatti, è sola, non per questo infelice. All'inizio sottovaluta il caso di Anna ed Enrico (Greta Scarano e Simone Liberati) perchè non le sembra che ci siano apparenti problemi, invece piano piano grazie ad un forte intuito e appunto ad una grande competenza capisce che ci sono delle zone d'ombra e fa il suo lavoro molto bene...".
Un momento intenso per Claudia Pandolfi il pubblico l'ha vista nella serie Tutta colpa di Freud nei panni di una analista, ora su due set, di nuovo con Paolo Virzì e un maxi-cast e per una serie per Rai1 Un Professore con Gassman. Ci puoi almeno anticipare il tuo ruolo? "Sono felicissima di lavorare su questi due set, dunque del film di Paolo Virzì "Siccità" un film corale con maxi cast "non posso ancora parlarne, mentre per quanto riguarda la serie Un Professore con Alessandro Gassman, interpreto Anita, sono la mamma di uno studente ribelle del Professor Dante, interpretato appunto da Alessandro".
Come concilia lavoro famiglia, fino a qualche giorno fa la scuola era in dad? "Come ho sempre fatto, cercando di essere agile, facendomi aiutare, ho una grande squadra che funziona benissimo, la mia famiglia mi dà una grande mano, faccio come fanno molte persone: mi rimbocco le maniche e vado avanti.
Certo la difficoltà dei ragazzi in questo momento è un problema da non sottovalutare, ho cercato di stare vicino a mio figlio Gabriele, è un adolescente, anche se è abbastanza indipendente soprattutto dal punto di vista tecnologico non ho dovuto dargli un grande aiuto, su questo oggi i ragazzi sono di livello molto avanzato!" Dal 26 si ritorna per cinema e teatri verso le riaperture graduali cosa ti auguri per te e i tuoi colleghi? "Mi piacerebbe moltissimo tornare al cinema immediatamente con i miei figli, tra l'altro mio figlio Tito il piccolo, l'altro giorno mi ha detto mamma non vedo l'ora di tornare al cinema con te, anche se avendo solo 5 anni non l'abbiamo potuto portare molte volte, ma gli è rimasta impressa l'esperienza della sala, non vedo l'ora di tornarci con i miei figli!" "Quello che mi auguro in questo periodo spettrale rispetto allo spettacolo dal vivo, anche se c'è un barlume di luce che prevede le riaperture, è l'urgenza di tornare con un sistema che possa funzionare veramente, un sistema che preveda dei ristori, un sistema che preveda anche la tutela delle figure professionali, non a caso gli attori si sono uniti per la prima volta in una Associazione di categoria U.N.I.T.A. che sta appunto affrontando i problemi molto specifici sulle riaperture e sulle difficoltà che stanno attraversando i teatri e le sale cinematografiche.
non posso essere che ottimista...!!!" (ANSA).