Cultura

Gabriele D'Annunzio, i 160 anni del poeta vate

Lo ricordano su Twitter i ministri Sangiuliano e Santanchè

Gabriele D'Annunzio

Redazione Ansa

Centosessanta anni fa, il 12 marzo 1863, nasceva a Pescara Gabriele D'Annunzio, il poeta che fece della sua stessa esistenza un'opera inimitabile: insieme alla scrittura, alla vita militare, alle invenzioni pubblicitarie e linguistiche. Anche la sua dimora sul lago di Garda viene concepita come un capolavoro: il Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera - che il Vate chiama "Il libro di pietre vive" - dove visse gli anni del crepuscolo, dal 1921 al 1938.

Gabriele D'Annunzio proprio a Gardone si è dedicato al suo Notturno. È qui che sono conservati i cartigli su cui il Vate, perso l'uso di un occhio per un incidente, scriveva rimanendo bendato.

"Ci siamo levati soli contro il mondo folle e vile", centosessanta anni fa nasceva, a Pescara, Gabriele d'Annunzio, il Vate. #12marzo #cultura", scrive su Twitter Gennaro Sangiuliano, citando le parole del poeta e scrittore sull''impresa di Fiume'.

"'Ama il tuo sogno se pur ti tormenta'. 160 anni fa nasceva Gabriele D'Annunzio. Poeta dalla sensibilità unica, un grande della letteratura che ha segnato la cultura e la storia della nostra Nazione", scrive su Twitter la ministra del Turismo Daniela Santanchè

Lunedì Rai Cultura rende omaggio a Gabriele D'Annunzio con lo speciale di Dario Marani, Alessio Guerrini e Clarissa Montilla 'Gabriele D'Annunzio: il libro di pietre vive', in onda lunedi' alle 22.35 su Rai 5. 

Nel 160º anniversario della nascita, inoltre, Poste Italiane ha ricordato D'annunzio con una pregiata raccolta di cartoline storiche della sua citta' , "suo luogo dell'anima, da cui spiritualmente non si distacco' mai".

Lo storico e intellettuale Giordano Bruno Guerri, dal 2008 Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, vede Gabriele D'Annunzio come "un modernizzatore, innovatore e libertario. Da molti - precisa - era visto come un lussurioso, spendaccione, addirittura un pro-fascista. Questa nuova visione dannunziana, gia' conosciuta dagli storici, aspetta di arrivare al grande pubblico e - aggiunge Guerri - ci sta arrivando".

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