Cultura

Sciopero a Hollywood, a rischio i prossimi festival

A partire da Venezia, e poi Telluride, Toronto e New York 

Sciopero di attori e sceneggiatori

Redazione Ansa

Da Venezia a Telluride, da Toronto a New York: il destino dei festival del cinema dei prossimi mesi e' in bilico dopo che gli attori di Hollywood sono entrati in sciopero per protestare contro il mancato accordo sul nuovo contratto di lavoro. Le indiscrezioni raccolte da Variety sono ancora interlocutorie, ma il ragionamento non fa una grinza. Le regole del sindacato Sag-Aftra impediscono qualsiasi attivita' promozionale ora che gli attori si sono uniti agli sceneggiatori: presentare film potenzialmente candidati agli Oscar diventa da ora virtualmente impossibile senza la partecipazione del cast. Venezia, in programma dal 30 agosto al 9 settembre, sara' il primo banco di prova: tra i film attesi in calendario ci Ferrari di Michael Mann con Adam Driver e Penelope Cruz, Poor Things di Yorgos Lanthimos, Priscilla di Sofia Coppola e poi l'atteso Challengers fuori concorso di Luca Guadagnino con Zendaya protagonista. "Non vorrei essere nei panni di Alberto Barbera", ha detto una fonte di Variety riferendosi al direttore artistico della manifestazione.

"Gli attori - ha osservato un'altra fonte - sono il motore di Venezia. Senza di loro si perde il glamour". All'indomani di Venezia segue a ruota Telluride. Il festival del cinema in Colorado, che si inaugura il 31 agosto, tradizionalmente non annuncia il cartellone fino alla vigilia. A Telluride non ci sono conferenze stampa. Nulla in teoria percio' vieta agli attori di farsi vedere in citta' purche' non facciano pubblicita' ai film, ma le regole annunciate dalla Sag pongono altri ostacoli: vietano ad esempio agli studi di pagare per le trasferte del cast e alle star di partecipare a feste organizzate dagli studi. A rischio sara' anche Toronto se il nuovo contratto di lavoro dei 160 mila iscritti alla Sag non sara' firmato in tempo: la quarantottesima edizione e' in calendario dal 7 al 17 settembre. Se poi l'agitazione dovesse continuare in autunno sarebbe nei guai anche il New York Film Festival che ha gia' annunciato May December di Todd Haynes per la serata di apertura. Un gruppo non impattato dallo sciopero e' quello dei registi: la Directors Guild of America ha chiuso il nuovo contratto con gli studi, ma bastera' la presenza di figure come Mann e Lanthimos per attirare da soli l'attenzione dei media? Internamente, secondo Variety, molti executive stanno valutando se rinviare le uscite nella convinzione che senza lo star power degli attori le loro produzioni rischiano di passare inosservate..

   

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