Isabella Rossellini, 71 anni di proverbiale bellezza, due genitori talmente mitici per la storia del cinema da mettere i brividi solo a pronunciarli - Roberto Rossellini e Ingrid Bergman - e poi la sua grande curiosità, il sorriso luminoso, l'affabilità, l'eleganza innata. Difficile definirla: è modella, attrice, regista, contadina con la sua fattoria biologica, etologa e tanto altro.
Alla Festa del cinema di Roma è premiata alla carriera e terrà anche una masterclass, preparata con cura come documentato su Instagram, il social che frequenta con disinvoltura. A consegnarle il premio l'amico di una vita Renzo Arbore ("sono felice di premiarti per la grazia con cui hai esercitato i tuoi talenti") e Alice Rohrwacher. "Sono onorata di questa scelta del presidente Gian Luca Farinelli e anche commossa: ci conosciamo da qualche anno, ha restaurato con la Cineteca tanti film di mio padre e siamo diventati amici, le sono grata. I miei genitori li porto con me anche oggi: ho scelto Stromboli per papà, un film che a guardarlo oggi è quasi uno choc per come era l'Italia misera di allora, e per mamma Sinfonia d'autunno, il suo ultimo film scelto come esempio di come essere attore perché dietro un suo primo piano c'è l'aneddoto di una furiosa litigata che ebbe con Ingmar Bergman e un moto di rabbia per essere come donna messa a tacere".
Avere quei due genitori è stato a volte un bagaglio pesante per la sua vita e la sua carriera? "Mai - risponde - per me e per il mondo sono due miti che hanno cambiato la storia del cinema ma bisogna sapere che erano anche due persone meravigliose e straordinarie e credo che certe cose che ho fatto nella vita siano dovute a loro, a come erano un papà all'avanguardia e una mamma coraggiosa e controcorrente. Quando ero giovane mi impuntavo sulla meritocrazia e per questo non volevo fare l'attrice, il confronto con mamma mi avrebbe devastato da giovane e così feci la modella avendo un successo così grande da darmi poi il coraggio di fare l'attrice. Ho disegnato la mia vita come volevo, questa è stata una loro educazione".
Rimpianti? "Ho sempre fatto quello che volevo ma avrei dovuto farlo di più", dice sorridendo. Ad esempio, racconta, la regia: "Ho fatto 50 corti, come il ciclo di Green Porno, e hanno avuto successo in America, peccato aver preso coraggio tardi". E ad un lungometraggio ci pensa? "È una questione di soldi, mio padre, i miei mariti - Martin Scorsese, David Lynch ndr - i miei amanti tutti artisti ad inseguire finanziamenti, grazie anche no".
Modella bellissima, in che rapporti è con il suo tempo? "La bellezza? Intanto bisogna definirla, se pensiamo ad alti, biondi magri io sono fuori! La bellezza è limitante".
L'Italia da un paio di anni "la visito più spesso, ho tanti amici, come Renzo Arbore - i suoi reportage da ragazzina bellissima in America a L'Altra domenica sono un cult d'altri tempi, ndr - ma ho vissuto tutta la mia vita in America e sono stata accolta, era già troppo tardi - ride - quando hanno capito che ero italiana, ero già una di loro". E poi la fattoria e gli animali, "le mie galline e tutti gli altri, anche se i cani restano i miei preferiti".
Osserva Isabella Rossellini che "il ruolo delle donne al cinema sta cambiando, ci sono sempre più registe e tante storie hanno lo sguardo femminile che è sempre inclusivo, per le nuove generazioni ne sono felice. Anni fa erano eccezioni, mia madre una volta mi disse 'ho fatto tanti film, saprei dirigere' ma il senso era tipo 'voglio fare l'astronauta'".
E il domani? "Il futuro è breve, ho 71 anni, chissà con quale salute andrò avanti, bisogna essere realisti".
Isabella Rossellini, la mia vita libera e senza rimpianti
"Porto con me i miei genitori come persone straordinarie"