Sono pesanti i danni della pirateria al mondo del libro e sono ancora davvero troppo pochi gli italiani, sette su dieci, che pensano che non verranno puniti per i loro atti illeciti.
L'allarme viene dalla terza indagine Ipsos, commissionata dall'Associazione Italiana Editori, presentata oggi al Ministero della Cultura a Roma.
Ecco in pillole i dati:
I DANNI ECONOMICI
• 705 milioni di euro è la stima del danno economico annuo alla filiera causato dalla pirateria all'editoria (carta più digitale), pari al 28% del valore del mercato (escludendo scolastica ed export).
• 1,75 miliardi di euro è la perdita per il sistema-Paese, considerando anche l'indotto.
• 298 milioni di euro sono i mancati introiti del fisco.
• 423 milioni di euro è la stima del danno economico annuo provocato all'editoria di varia, per 35 milioni di copie in meno vendute.
• 188 milioni di euro è la stima del danno economico annuo provocato all'editoria universitaria, per 5 milioni di copie in meno vendute.
• 94 milioni di euro è la stima del danno economico annuo provocato all'editoria professionale e banche dati, per 2,4 milioni di copie in meno vendute.
IL DANNO ALL'OCCUPAZIONE
• 4.900 posti di lavoro persi nel mondo del libro.
• 12.000 posti di lavoro persi complessivamente, considerando anche l'indotto.
CHI SONO I PIRATI
• Quasi un italiano su tre sopra i 15 anni (il 31%) ha compiuto almeno un atto di pirateria in campo editoriale nell'ultimo anno.
• Un italiano su cinque (20%) ha scaricato gratuitamente da Internet almeno una volta un ebook o audiolibro in maniera illegale.
• Il 16% ha ricevuto da amici/familiari almeno un ebook.
• L'8% ha ricevuto da amici/conoscenti almeno un libro fotocopiato.
• L'8% ha acquistato almeno un libro fotocopiato.
• Il 6% ha ricevuto da amici o conoscenti i codici di accesso per leggere ebook o ascoltare audiolibri in abbonamento.
MAGGIORE INCIDENZA DI PIRATI TRA STUDENTI UNIVERSITARI E PROFESSIONISTI
• Il 78% degli studenti universitari ha compiuto almeno un atto di pirateria (fisico o digitale) nell'ultimo anno.
• Il 49% dei professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti e altri) ha compiuto almeno un atto di pirateria nell'ultimo anno.
LA CONSAPEVOLEZZA DEL PROBLEMA DELLA PIRATERIA
• Il 79% della popolazione sopra i 15 anni è consapevole che questa attività è considerata dalla legislazione illecita/illegale.
• Il 70% ritiene poco o per niente probabile che reati di questo tipo vengano scoperti e puniti dall'autorità competente.
• Il 42% ritiene che gli atti di pirateria siano poco o per niente gravi in relazione alla necessità di perseguirli legalmente.
La ricerca IPSOS per AIE è stata svolta a ottobre del 2023 su un campione di circa 4000 interviste (Cawi) così suddivise: 2700 casi rappresentativi per genere, età, area geografica, ampiezza centro, professione e titolo di studio (più di 15 anni), 867 studenti universitari rappresentativi per genere, età e area geografica e 743 liberi professionisti rappresentativi per area geografica.