Cultura

Eventi e party, a Los Angeles è countdown Oscar

In città tutto parla di cinema prima della cerimonia

Los Angeles

Redazione Ansa

Foto grandi quanto facciate del Sunset Boulevard ritraggono Cillian Murphy seminascosto dal fedora a tese larghe che l'ha trasformato nell'iconico padre della bomba atomica in Oppenheimer, il kolossal di Christopher Nolan che lo schiera in prima fila per l'Oscar al miglior interprete e aspira ad altri 12 premi; gigantografie di Emma Stone, nei panni esuberanti di Bella Baxter, la donna riportata in vita da uno stravagante chirurgo in Povere creature! del greco Yorgos Lanthimos, che conta 11 candidature, tra cui la più probabile per l'attrice protagonista; di fronte al Whiskey a gogo, storico locale della Strip, si abbracciano i ragazzi infreddoliti di Society of the Snow, il film dello spagnolo J. A. Bayona che concorre per il miglior film internazionale, insieme all'italiano Io Capitano. Proprio davanti, due immensi billboard con i volti di Bradley Cooper e Carey Mulligan sapientemente invecchiati in Maestro, altra creatura di Netflix, in corsa per sette premi, tra cui quello probabile per il miglior trucco.

Tutto, a Los Angeles, parla di Oscar, in vista della cerimonia di domani, tra proiezioni speciali e panel ai Museo dell'Academy, party esclusivi, dalla canonica festa di Vanity Fair, che segue la cerimonia al Dolby Theatre, al viewing party organizzato da Elton John. Mercoledì sera si è tenuto intanto il Green Carpet Fashion Awards, presieduto da Livia Firth, con Cate Blanchett, Helen Hunt, Julianne Moore e Zendaya. Allo Chateau Marmont Vanity Fair e Instagram hanno organizzato un evento dedicato giovani talenti, con Barry Keoghan (Saltburn), Charles Melton (May December) and Hunter Schafer (Euphoria).

Giovedì si è tenuta la serata organizzata da Donatella Versace. Max Mara ha presentato invece il suo consueto evento per le donne dello spettacolo e per le candidate all'Oscar, a cui hanno partecipato tra le altre la protagonista dell'ultimo film di Martin Scorsese Lily Gladstone e Justine Triet, regista di Anatomia di una caduta. Le più grandi agenzie di Hollywood, UTA, CCA e WME hanno organizzato tre diversi party.

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