Cultura

Uno schizzo di Michelangelo vola all'asta

Oltre 200 mila dollari per il diagramma di un blocco di marmo

UNO SCHIZZO DI MICHELANGELO VOLA ALLE ASTE

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 22 APR - Uno schizzo di Michelangelo vola alle asta da Christie's a New York: il semplice quadrato scarabocchiato a inchiostro su un foglio di carta ingiallito accompagnato da una lettera dell'ultimo discendente diretto dell'artista è stato venduto per oltre 201mila dollari, di gran lunga oltre la stima di partenza di ottomila dollari. Il diagramma, battuto per oltre 33 volte la valutazione iniziale, è stato trovato incollato sul retro di una cornice di un altro disegno di un artista dell'epoca venduto da Christie's nel 1986. La lettera, datata 3 novembre 1836, è firmata da Cosimo Buonarroti, ultimo discendente diretto di Michelangelo, che afferma di offrire "il saggio allegato" del suo "illustre nonno Michelangelo" a uno dei suoi amici, Sir John Bowring, un economista e futuro governatore britannico di Hong Kong. Il lotto fu venduto già una volta da Christie's a Londra con nel catalogo l'indicazione del quadrato "probabilmente di mano di Michelangelo", anche se all'epoca il riferimento non generò particolare interesse tra i collezionisti. Ora la casa d'aste ha tolto la riserva: lo scarabocchio, al centro del quale è la scritta 'simile', è un Michelangelo "al cento per cento".
    L'interpretazione di Stijn Alsteens, il capo del reparto disegni antichi di Christie's, è che il quadrato sia uno dei diagrammi creati dall'artista come riferimento ai blocchi di marmo da usare per il soffitto della Cappella Sistina. Prima di morire a Roma nel 1564 Michelangelo bruciò quasi tutti i suoi schizzi e disegni. Quelli che la famiglia riuscì a conservare sono stati lasciati in eredità alla Casa Buonarroti di Firenze.
    L'artista usava riempire fogli di carta con schizzi di blocchi di marmo (con relative misure e ricevute del prezzo di acquisto e spese di trasporto) da usare in progetti monumentali come quelli della Sagrestia Nuova e Basilica of San Lorenzo a Firenze o la tomba di Giulio II a Roma. L'identità dell'acquirente non è stata rivelata. Opere di maestri del calibro di Michelangelo ancora in mani private sono rarissime - ce ne sarebbero non più di una decina secondo Christie's - e quando appaiono sul mercato i prezzi sono da capogiro: due anni fa un disegno del maestro della Cappella Sistina fu battuto da Christie's a Parigi per 23 milioni di euro. Un altro disegno, stavolta di grandi dimensioni e con discussioni in corso sull'attribuzione, potrebbe essere messo in vendita dalle ex proprietarie di una villa sulle colline di Settignano a Firenze dove l'artista visse da giovane. (ANSA).
   

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