Con un post su Instagram l'inviato de Le Iene Luigi Pelazza racconta che gli è stato vietato l'ingresso in Marocco per un servizio sulla prostituzione minorile a Marrakech che aveva realizzato nel 2016.
"Venerdì scorso - spiega Pelazza - ho postato un video dicendo che mi stavo imbarcando per Tangeri per una splendida settimana di vacanza con la la famiglia. Per me questo non è successo perché le autorità marocchine mi hanno vietato l'ingresso. Appena salito sulla nave hanno controllato il mio passaporto e mi hanno vietato l'ingresso perché sono in una black list a causa del servizio fatto nel 2016 per le Iene sulla prostituzione minorile a Marrakech. Io, se ho capito bene, in Marocco non ci potrò entrare mai. Abbiamo deciso con mia moglie che loro dovevano proseguire in Marocco col tour. Io sono tornato a Tarifa, ho chiamato la Farnesina - continua Pelazza - a cui ho spiegato cosa era successo e mi hanno messo in contatto con l'ambasciatore italiano a Rabat Armando Barucco che voglio ringraziare perché si è spento tantissimo. Tre giorni di telefonate con le autorità marocchine per spiegare che ero semplicemente in vacanza e non per realizzare un servizio spiegando anche le ragioni che mi avevano portato a realizzare quel servizio. Però niente, non ce l'abbiamo fatta le autorità marocchine mi hanno vietato l'ingresso. È sempre brutto vedersi negare l'ingresso per un paese. Io faccio parte delle Iene da 23 anni, le Iene esistono da 28, e vanno in giro anche per il mondo a raccontare storie belle e meno belle. Non succede che quel paese ci vieta l'ingresso se raccontiamo una cosa negativa".
Ora, aggiunge l'inviato de Le Iene, "non voglio entrare in polemica che cosa dovrò fare per entrare in Marocco, voi direte puoi andare altrove, c'è tutto il mondo da visitare, no io ci voglio andare, a me il Marocco piace e lo voglio visitare per bene. Dovrò fare una lettera di scuse al re del Marocco e la farò, chiedendo scusa, dovrò capire bene che scuse devo fare e lo farò. Ma rivendicherò anche il motivo che mi ha portato in Marocco a girare quel pezzo. Le Iene non sono venute a Marrakech perché ce l'avevano con i marocchini o con il governo marocchino, siamo venuti semplicemente per raccontare uno spaccato della società marocchina che esiste ancora e che la polizia sta ancora oggi combattendo. Insomma è andata così, la mia famiglia è lì io sono bloccato qui a Tarifa, ne approfitterò per rilassarmi, sabato andrò a prenderli e continueremo il nostro viaggio in Spagna, Francia e poi Italia.
Che devo dire, da fastidio ma le regole di ogni paese vanno rispettate".
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