(di Alessandra Baldini)
Donald Trump auspica il flop e i risultati del box office gli danno ragione: The Apprentice. Alle origini di Trump, l'atteso film di Ali Abbasi sulla relazione tra il giovane imprenditore (Sebastian Stan) e l'avvocato senza scrupoli Roy Cohn (Jeremy Strong) che il 17 ottobre arriverà nelle sale italiane ha aperto a meno di 1,6 milioni di dollari ai botteghini nordamericani, un decimo del budget investito dalla produzione.
"Un film falso e privo di classe su di me farà probabilmente tonfo", ha scritto Trump su Truth Social definendo The Apprentice "un attacco basso, diffamatorio e politicamente disgustoso fatto uscire alla vigilia delle elezioni per danneggiare il Più Grande Movimento Politico nella storia del nostro Paese, Make America Great Again". The Apprentice è il terzo film d'autore in meno di un mese a far fiasco ai botteghini dopo Megalopolis di Francis Ford Coppola e The Joker: Folies a Deux di Todd Phillips con Joaquin Phoenix e Lady Gaga. Il Trump giovane del regista danese-iraniano, che aveva aperto a Cannes in odore di Oscar, ha debuttato in circa 1700 sale per lo piu' in aree liberal come New York, Los Angeles, San Francisco, Chicago e Washington dopo aver ricevuto recensioni favorevoli da parte della critica ma un verdetto meno lusinghiero (B- secondo Cinemascore) da parte degli spettatori.
Il flop era inevitabile secondo Variety che aveva applaudito The Apprentice al debutto sulla Croisette: nel clima polarizzato della politica americana, i democratici anti-Trump non avevano bisogno di andare al cinema per confermare quello che pensano, mentre i sostenitori di Trump lo avrebbero boicottato.
A sabotare The Apprentice sono state anche le minacce che la campagna repubblicana aveva fatto al film basandosi su una scena di violenza denunciata dalla moglie Ivana Trump nella causa di divorzio del 1990 ma poi smentita nel 2015 dall'interessata.
"Ivana era una persona gentile e meravigliosa e ho avuto un rapporto meraviglioso con lei fino al giorno in cui e' morta", ha tuonato Trump su Truth Social: "Chi ha scritto questa scena lo sapeva, ma ha scelto di ignorarlo". Nonostante la falsa partenza, il capo di Briarcliff Tom Ortenberg, che in extremis aveva acquistato i diritti di distribuzione negli Usa, non pensa che tutto sia perduto: The Apprentice potrebbe crescere lentamente e alla fine, anche grazie alla distribuzione all'estero, recuperare l'investimento.
Intanto però i risultati del box office parlano per il Nord America: in testa si è piazzata la terza puntata dell'horror Terrifier con oltre 18 milioni di dollari da circa 1900 sale. Al secondo posto, il cartone animato The Wild Robot di DreamWorks Animation e Universal all'appuntamento del terzo fine settimana ha incassato 13,4 milioni di dollari da circa 3850 cinema per un totale di 83,7 milioni e 148 milioni worldwide. Disastroso il crollo di The Joker 2: il secondo weekend ha permesso di rastrellare solo sette milioni da 4102 teatri, un declino storico dell'81 per cento.