Cultura

Morto Francesco Cinquemani, filmmaker che sognava Hollywood

Sceneggiatore e regista, suo Il magico mondo di Billie

Il Magico Mondo di Billie favola tra realtà e animazione

Redazione Ansa

 Se ne è andato la notte scorsa Francesco Cinquemani, sceneggiatore, regista, vivacissimo animatore culturale, nato a Roma il 26 maggio 1978. Non gli sarebbe dispiaciuto essere definito, come lo chiamavano scherzosamente gli amici "l'Ed Wood italiano" per la sua passione per il cinema di genere che guardava sempre ai modelli americani e che non sempre gli è valsa il sostegno della critica. Ma Francesco ha sempre tirato dritto seguendo i suoi modelli, convincendo produttori indipendenti, giovani attori e vecchie glorie dello star system in un turbinare di progetti, sperimentazioni, ardite coproduzioni.
    Fin da giovane si fa notare per l'arguzia dei commenti e lo stile personalissimo, pubblicando articoli e recensioni su riviste come Rockstar, Tutto, TV Sorrisi e Canzoni, fino a partecipare alla fondazione del periodico online 35mm. Nel 2014, collaborando con la Compagnia "Teatro Stabile Assai" nel carcere di Rebibbia firma il documentario "Offstage" per debuttare l'anno dopo come regista del film di fantascienza "Andron: the Black Labyrinth" in cui appaiono anche Danny Glover e Alec Baldwin. Tre anni dopo ritorna alla regia in Russia con "Beyond the Edge - I maestri dell'illusione" sempre nel campo del mystery e del fantasy. Dal 2021 la sua produzione si infittisce con quattro titoli di formato variabile per poi firmare insieme a George Gallo nel 2023 il thriller "Muti - The Ritual Killer" con Morgan Freeman e Peter Stormare.
    Pur essendo già provato dalla malattia, porta a termine quest'anno il fantasy tra live action e animazione "Il magico mondo di Billie" con i fratelli Balwin, Valeria Marini e la piccola Mia McGovern, prodotto ancora una volta da Andrea Iervolino e Monika Bacardi con cui collaborava fin dall'esordio.
    Chi ha conosciuto Francesco Cinquemani ricorda il suo incrollabile ottimismo, la sua competenza maniacale nel cinema di genere e la sua proverbiale autoironia che gli faceva dire che, grazie al suo cognome, poteva fare davvero almeno cinque cose contemporaneamente.
    Lascia un'amata compagna e un figlio di appena quattro mesi.
    I funerali si terranno lunedì 16 dicembre alle 11 nella chiesa romana di Santa Prisca. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it