Il dubbio è più che legittimo. Visto che Biancaneve è un film che si va a vedere con i mille pregiudizi di una lunga vigilia scandita dalle polemiche, si potrebbe immaginare che, con un po' di fanta-marketing, annunciando un inferno ricco di fiamme alla fine tutto sembri più bello.
Insomma va bene che il principe azzurro non sia affatto nobile, ma un ladro che ricorda Robin Wood e che nel finale, molto politically correct, baci la principessa di traverso (nessun bacio rubato). Va bene anche che una volta in fuga, raggiunta la casa dei sette nani, Biancaneve non si metta certo il grembiule, ma insegni loro a dare di ramazza. Va bene anche infine che la regina Grimilde, la perfida e malvagia matrigna di Biancaneve, strega esperta di magia nera, debba fare i conti con un'altra donna, ovvero con una Biancaneve che diventa una sorta di Giovanna d'Arco e si mette a capo di un 'quarto stato' tutto al femminile, pronta a detronizzarla. Ma c'è una cosa che mette d'accordo tutti: i nani live-action sono davvero tanto brutti quanto sono riuscite invece le animazioni degli animali.
"Nonostante sia diventato un punching ball su Internet, il remake della Disney di Biancaneve è in realtà un successo!" scrive Matt DeGroot di Crooked Media. Mentre Paul Klein del magazine Film Hound, sempre pescando nelle critiche positive, sottolinea: "Potrei pentirmi di averlo detto, ma Biancaneve è un film solido. Mi sono piaciuti molto i numeri musicali, in particolare quello di apertura e il bop malvagio della regina.
Zegler è stata poi fantastica nel ruolo principale. Sono solo i nani della CGI la vera delusione del film".
Per il film, costato oltre 200 milioni di dollari c'è chi, grazie a queste buone critiche, immagina un'apertura nel weekend in America di circa 45 milioni di dollari a cui si aggiungerebbero i 55 milioni del resto del mondo. Alla proiezione romana anche Ginevra M., una bambina di sette anni dice la sua: "La strega cattiva mi ha fatto paura, e le dò 0, ma a tutto il resto dò un bel 10".
Biancaneve tra woke, live-action e fanta-marketing
In sala dal 20 marzo l'atteso remake con Rachel Zegler e Gal Gadot