Una viaggiatrice da Parma arriva a New York: abito esotico, sguardo seducente. E' una dama di cinque secoli fa, circondata da uomini di corte nella Sala Ovale della Frick Collection.
Secondo Aimee Ng, che ha curato la mostra, la donna del ritratto non è una schiava né è turca, ma una poetessa attiva alla corte di Parma, forse la celebre Veronica Gambara, con Vittoria Colonna e Gaspara Stampa una delle tre letterate più illustri dell'epoca. Parmigianino ebbe varie opportunità di conoscerla personalmente. A portare la Ng alla suggestiva interpretazione è l'abbigliamento della dama che indossa in testa un "balzo", copricapo simile a un turbante, fermato da un ornamento d'oro raffigurante un cavallo alato: è Pegaso, che la mitologia identificava con la fonte di ogni ispirazione poetica e che Pietro Bembo, il poeta più famoso del tempo, aveva adottato come emblema. Bembo era amico della Gambara, signora di Correggio, che avrebbe avuto 50 anni al tempo del ritratto.
Parmigianino l'avrebbe "ringiovanita", così come Tiziano fece con la sessantenne Isabella d'Este oggi al museo di Vienna.
Da Parma a New York, la "Schiava Turca" alla Frick
Per la curatrice della mostra è la poetessa Veronica Gambara