(ANSA) - ROMA, 14 MAG - Una passeggiata alla scoperta del Passetto, il lungo camminamento che collega i Palazzi Vaticani al Castello e che serviva ai Papi per mettersi in salvo in caso di pericolo. Per poi scendere nel buio delle prigioni, le terribili segrete da cui tentò una rocambolesca evasione l'orafo Benvenuto Cellini e dove trovò la morte la nobile famiglia romana dei Cenci.
Percorsi gli 800 metri del Passetto, con le feritoie che permettono scorci di grande suggestione sulla città e le case di Borgo, i visitatori vengono accompagnati giù per una ripida scaletta alle Prigioni Storiche, allestite agli inizi del Cinquecento nei sotterranei del castello da Alessandro VI Borgia. Qui, passando in rassegna l'infilata di celle umide e buie il pensiero corre alla storia e ai tanti che vi furono rinchiusi, da Papa Paolo III Farnese all'umanista Pomponio Leto, da Cellini, rinchiuso a lungo nel 1538, alla famiglia dei Cenci, che tra queste mura morì nel 1599 per un tenebroso 'affaire' di violenze, omicidi e intrighi politici. Senza dimenticare i tanti patrioti rinchiusi durante il Risorgimento per aver congiurato contro il potere temporale o personaggi ambigui come Giuseppe Balsamo, il falsario meglio noto come Conte di Cagliostro che nel 1789 vi fu rinchiuso su ordine della Santa Inquisizione per le sue attività di negromante, medium e taumaturgo. Le visite al Castello segreto sono tutti i giorni, 2 in italiano e 2 in inglese per gruppi di massimo 15 persone.
Castel Sant'Angelo svela i suoi segreti
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