Cultura

Pronto Palazzo Citterio, Brera Modern apre nel 2019

Oltre 6.500 mq dedicati ad arte moderna e contemporanea

Palazzo Citterio

Redazione Ansa

Dopo oltre 40 anni di vicissitudini Palazzo Citterio diventerà parte espositiva della Pinacoteca di Brera di Milano. Oltre 6.500 mq dedicati ad arte moderna e contemporanea. La consegna 'chiavi in mano' a James Bradburne, direttore di Brera, dovrebbe essere a "giugno 2018", al termine del collaudo definitivo di tutti gli impianti, ha spiegato Marco Minoja, segretario regionale della Lombardia del Mibact, durante la presentazione del restauro. Poi partirà l'allestimento di 'Brera Modern' che ospiterà le collezioni del Novecento della Pinacoteca, con opere come 'Allegoria del lavoro' di Carlo Carrà che il ministero ha acquistato lo scorso anno.

"Se il palazzo ci sarà consegnato entro giugno, fatti i dovuti controlli per verificare che sia tutto a norma - ha sottolineato il direttore -, saremo in grado di aprirlo entro un anno e quindi, dato che non pensiamo a un'apertura estiva, nell'autunno 2019", con un anticipo il 22 novembre per la mostra 'Brera ascolta', in cui si potranno vedere i rendering di come verrà il palazzo. Di lavoro da fare ancora ne resta perché il palazzo "ora deve essere trasformato in museo". E quindi bisogna vedere gli allestimenti, se gli spazi possono ospitare grandi opere come Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo, enorme opera di 255x438, se i depositi saranno sufficienti.

La dimora, che è a pochi passi dall'Accademia, è stata interamente restaurata: sia le parti storiche dal piano nobile, che le sale più recenti degli anni Settanta (progettate da Giancarlo Ortelli e Edoardo Sianesi, con Franco Russoli), le ipogee del progetto Stirling-Wilford. Un lavoro che si è concluso in circa tre anni grazie al finanziamento dei lavori da parte del ministero dei Beni Culturali, nell'ambito del programma della Grande Brera. "Non possiamo dire che è stato un percorso breve - ha detto Ilaria Borletti Buitoni - ma oggi vediamo che il percorso iniziato nel 1972 si chiude felicemente".

"Questo palazzo è un passo importante verso la Grande Brera", ha proseguito il sottosegretario del Mibact. Si tratta di "uno spazio bello da impazzire", secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. I lavori di restauro, coordinati dall'architetto Amerigo Restucci, "hanno restituito alla città Palazzo Citterio, che è tornato a vivere. Questo era l'obiettivo che ci siamo proposti" ha detto Antonella Ranaldi, soprintendente di Milano. Alla presentazione del Palazzo ha partecipato anche James Bradburne, che però non è intervenuto durante la conferenza stampa: "Io sono arrivato solo due anni fa - ha detto - oggi è il giorno per celebrare il lavoro e l'impegno degli ultimi 40 anni. Non era il caso di prendere la parola. Il mio lavoro inizierà nei prossimi mesi. È chiaro, sono stato qui durante i lavori, ma il recupero è stato gestito dalla Soprintendenza. Il merito e la responsabilità è loro".

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