(ANSA) - FERRARA, 30 OTT - Un gruppo di americani cercava il
giardino dei Finzi-Contini dietro un muro di Corso Ercole I
d'Este, a Ferrara, senza però trovare nulla, perché era stato
solo frutto dell'immaginazione nel romanzo di Giorgio Bassani:
dall'episodio l'artista Dani Karavan ha tratto l'idea di dare la
consistenza di un'opera, 'Il Giardino che non c'è', al giardino
della finzione letteraria e cinematografica. Il suo progetto è
al centro della mostra che il Museo nazionale dell'Ebraismo
italiano e della Shoah (Meis) ospita dal 31 ottobre al 10
febbraio.
Accanto al modello e a diversi materiali dell'installazione
pensata da Karavan per Corso Ercole I d'Este, la mostra include
il manoscritto originale de 'Il Giardino dei Finzi-Contini', per
concessione del Comune di Ferrara, e alcuni degli oltre 50
lavori firmati dallo scultore israeliano in giro per il mondo:
il memoriale sui Sinti e i Rom a Berlino, la camminata sui
diritti umani a Norimberga, l'omaggio a Walter Benjamin a
Portbou e il monumento al deserto nel Negev. (ANSA).
Mostra 'Il Giardino che non c'è' al Meis
Il 'non luogo' dei Finzi-Contini raccontato da Bassani a Ferrara