ROMA - L'Adolescente di Michelangelo per la prima volta a Roma. Il capolavoro è in mostra fino al 10 marzo nel nuovo Rhinoceros, sede della Fondazione Alda Fendi-Esperimenti, nel cuore della capitale, a due passi dal Foro Romano e dal Circo Massimo. La statua arriva dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo in virtù di un accordo triennale con la fondazione che prevede un prestito ogni anno. Nel 2019 arriverà "San Pietro e San Paolo Paolo" di El Greco, tra due anni un Picasso.
L'Adolescente, opera in marmo di 54 centimetri realizzata da Michelangelo intorno al 1530 utilizzando un materiale di seconda mano, è esposta nella galleria, illuminata dal tocco sapiente di Vittorio e Francesca Storaro. Un suggestivo candeliere artificiale esalta le forme e la muscolatura del giovane accovacciato, posto su un basamento più alto che - è stato fatto notare - consente di apprezzare meglio i particolari. Il capolavoro michelangiolesco arriva in Italia per la seconda volta in 230 anni. La prima risale al 2000 agli Uffizi. La statua venne acquistata dall'imperatrice Caterina II di Russia nel 1787 da un banchiere inglese.
"È un'opera un po' dimenticata perché lontana dall'Italia - ha detto Sergej Androsov, capo dipartimento dell'Arte dell'Europa Occidentale all'Ermiage - ma molto importante per la sua forza espressiva e tragica". Emozionata Alda Fendi, presidente della Fondazione: "Stare vicino alla statua di Michelangelo mi confonde. Penso alla Russia, penso a Caterina, è sempre stato un mio sogno entrare in questo sogno. Promuoveremo borse di studio, esporremo altri capolavori. Siamo felici di fare parte della nostra strada con uno dei musei più importanti del mondo". E ha concluso con un auspicio: "Vogliamo divulgate l'arte e farci apprezzare nel mondo. Dobbiamo amare l'Italia e proteggerla". In mattinata anche il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli ha visitato la sede della fondazione, restaurata da Jean Nouvel e inaugurata lo scorso ottobre, per ammirare la statua dell'Adolescente. La mostra è stata promossa in collaborazione con la Fondazione Ermitage Italia.
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