Tinin Mantegazza, 88 anni, è un'instancabile mente creativa che ha saputo spaziare con capacità e disinvoltura dal giornalismo alla regia, dalla tv all'animazione culturale, all'organizzazione teatrale. Alla sua carriera artistica, e alle invenzioni con cui ha segnato la cultura italiana dal secondo dopoguerra ad oggi, il Comune di Bagnacavallo (Ravenna) dedica una mostra in collaborazione con la Fondazione Tito Balestra onlus e Accademia Perduta/Romagna Teatri: 'Tinin Mantegazza.
È la prima grande rassegna antologica dedicata all'artista ligure da un museo pubblico e ripercorrerà le principali tappe del suo percorso, offrendo oltre 250 disegni originali, dipinti, pupazzi, fotografie, filmati e documenti. Non mancheranno testimonianze della sua graffiante critica sociale e politica, del suo ruolo di animatore dei primi anni del cabaret milanese e delle sue realizzazioni più note al grande pubblico. Tra queste il celebre 'sig.Toto' delle schede di approfondimento di Enzo Biagi o il pupazzo Dodò, protagonista del programma Rai per bambini 'L'albero azzurro'.
La mostra, con ingresso gratuito, non si limita a guardare al passato, ma si sforza di stare al passo con i suoi più recenti lavori di disegnatore e scrittore, che licenzia incessantemente dalla sua casa-studio con vista sul porto di Cesenatico. Proprio qui, al Museo della Marineria, Mantegazza è stato festeggiato nel febbraio scorso per il suo compleanno e ha presentato il suo ultimo libro di racconti, 'Restituiamo Roma al Vaticano (con tante scuse)', della Corsiero Editore.
Le '7 vite' di Tinin Mantegazza
Nel Ravennate prima antologica dedicata da un museo pubblico