(ANSA) - BOLOGNA, 19 NOV - Un percorso espositivo
dedicato alla mano e sviluppato su più piani di lettura,
dall'esplorazione dell'interiorità dell'uomo all'aprirsi alla
comprensione dell'universo che gli sta intorno. E' 'U.
Si parte da due grandi installazioni centrali: le mani
chiuse, emblema della riflessione sulla propria origine e
interiorità, e quelle aperte, che rappresentano invece
l'esplorazione e la conoscenza del mondo circostante. C'è anche
il 'De Symmetria partium in rectis formis humanorum corporum
libri' di Albrecht Durer, un trattato sul disegno della figura
umana le cui istruzioni sono state interpretate come uno dei
primi algoritmi di arte generativa. E ci sono due atlanti
anatomici straordinari: il 'De humani corporis fabrica' di
Andrea Vesalio e i 'Deux Livres de chirurgie' di Ambroise Parè.
Nel percorso, curato da Andrea Zanotti, sono poi collocati
dipinti realizzati tra '500 e '600, particolare momento storico
nel quale si è registrato un cambio di passo per alcuni versi
simile a quello odierno: dalla 'Madonna col Bambino' attribuita
a Caravaggio a quella di Ludovico Carracci. Poi, un indice
puntato verso il Cielo, reinterpretato da Michelangelo
Pistoletto nel 'quadro specchiante' che ripropone la 'Creazione
di Adamo' di Michelangelo nella contemporaneità, fino alla
ricostruzione della 'Battaglia di Anghiari', opera perduta di
Leonardo la cui informazione in rete è stata ri-materializzata
dai ragazzi che frequentano i laboratori sulla mostra di
Fondazione Golinelli.
L'ultimo passo nell'evoluzione della mano conduce ad un
presente avveniristico, nel quale è protagonista l'arto bionico,
un'opera di ingegneria avanzata realizzata dai giovani
ricercatori di BionIt Labs, una delle start-up che operano
nell'incubatore-acceleratore G-Factor, che hanno progettato un
arto innovativo e adattabile a ogni paziente.(ANSA).
Mostre: 'U.MANO', arte e scienza alla Fondazione Golinelli
Percorso dedicato alla mano e sviluppato su più piani di lettura
